Costo della vita in Spagna
A cura di Enza Petruzziello per Tierra.it
Scelta già da migliaia di italiani, la Spagna continua a esercitare un fascino molto forte sugli expat di casa nostra tanto da risultare sempre nelle prime posizioni delle loro mete preferite. Economica, calda e conveniente la penisola iberica piace anche per la vicinanza geografica e culturale con il Bel Paese. Ogni anno attira giovani e famiglie in cerca di fortuna, ma anche diversi pensionati che vogliono godersi la seconda parte della loro vita in un luogo dal clima mite e dagli indubbi vantaggi fiscali.
Basti pensare che al 1° gennaio 2016, secondo l’Istitudo Nacional de Estadistica spagnolo, gli italiani residenti in Spagna erano di 192.053 unità, con un incremento su base annua del 5,12% corrispondente a 9.359 cittadini. Numero che nel frattempo siamo sicuri essere cresciuto.
Le località spagnole che hanno fatto registrare il maggior incremento di connazionali residenti, oltre alle città più grandi come Madrid, Barcellona e Valencia, sono le Canarie e le Baleari. I motivi sono molteplici: per trascorrere gli anni della pensione, per studio e lavoro, per investire e fare impresa grazie a una pressione fiscale più favorevole.
Risparmiare sulle tasse, però, non è il solo incentivo. A spingere gli italiani nella vicina Spagna è anche il costo della vita, inferiore per cibo, trasporti e bollette. In particolare per i riscaldamenti, praticamente inesistenti nelle isole e in generale nelle regioni più calde del paese.
Molto naturalmente dipenderà da dove si decide di stabilirsi. È chiaro che Madrid, la capitale, Barcellona e altre mete turistiche hanno prezzi – soprattutto per ciò che concerne gli affitti e gli immobili – più cari rispetto ad altre zone della penisola.
Prima di scegliere la città dove vivere in Spagna, dunque, sarebbe meglio considerare le spese di affitto, di gestione della casa e le bollette, il costo degli alimenti, dei mezzi di trasporto, di ristoranti o locali o di altri beni e servizi necessari per vivere una vita normale.
AFFITTO E IMMOBILI
Partiamo proprio dagli affitti. Secondo quando riporta l’Idealista, portale di annunci immobiliari leader in Europa, l’affitto mensile per un appartamento con 1 camera da letto nel centro di Madrid costa quasi il 30% in meno rispetto a Milano. Mentre si arriva a toccare quasi l’87% di risparmio se parliamo di prezzo di vendita al m2 per un appartamento nel centro della capitale spagnola. Per non parlare di altre città come Valencia, Bilbao ecc. dove i costi si abbassano ancora. Per il sito Numbeo, che analizza il costo della vita nelle città di tutto il mondo, le meno convenienti dal punto di vista immobiliare sono le Baleari dove i prezzi degli alloggi sono influenzati dal turismo internazionale. Las Palmas e Santa Cruz de Tenerife (Canarie) vantano invece affitti più bassi.
SPESA ALIMENTARE
Altro aspetto da considerare riguarda la spesa al supermercato che in Spagna è circa il 20% più economica di quella in Italia, specialmente per frutta e verdura, provenienti per la maggior parte dal Paese. Pane e cereali così come latte e formaggi, carne o pesce, sono in generale tra le più economiche dell’Unione Europea. Più complesso il discorso relativo alla ristorazione. In Spagna ci sono ristoranti stellati dove si può arrivare a spendere cifre consistenti, ma nella maggior parte dei locali si mangia davvero bene anche quando si spende poco.
TRASPORTO E TEMPO LIBERO
Il trasporto pubblico spagnolo è molto efficiente e spostarsi in autobus non è tanto costoso. La rete ferroviaria offre poi un buon rapporto qualità-prezzo. Andare al cinema costa in media 8 euro, l’iscrizione in palestra 38 euro, mentre per la connessione internet Adsl si calcola una spesa mensile di 33 euro.
CURE SANITARIE
La sanità pubblica, infine, è in linea con quella italiana, mentre quella privata è molto diffusa ed è facile ottenere un’assicurazione privata che vi permetterà con pochi soldi, circa 50 euro al mese a persona, di accedere a cliniche private per visite ed esami.