Andare in pensione in Spagna
La Spagna da anni rappresenta terra di emigrazione italiana. Vicina, economica e conveniente. Scelta da giovani e famiglie, piace molto anche ai pensionati di casa nostra che, a un certo punto della loro vita, decidono di fare i bagagli e trasferirsi proprio nella penisola iberica. Merito del suo clima, in particolare di quello delle sue isole, e degli incentivi fiscali messi in atto dal governo.
In Spagna, infatti, gli over 65 possono percepire la pensione senza subire la doppia imposizione fiscale. Secondo l’ultimo rapporto della Fondazione Migrantes in questi 11 anni proprio in Spagna c’è stato l’incremento più sostanzioso dei nostri connazionali con +155,2 per cento. Per l’INE, l’istituto di statistica spagnolo, nel solo 2015 risultavano empadronados – iscritti all’anagrafe di un comune spagnolo – almeno 192mila italiani. Cifra, questa, che ci ha portato ad essere la quarta comunità di immigrati più numerosa di tutto il Paese.
Le località spagnole che hanno fatto registrare il maggior incremento di connazionali residenti sono ovviamente le Canarie e le Baleari, in primis Maiorca e Minorca. Le due isole sono scelte soprattutto dai pensionati alla ricerca di un posto caldo dove trascorrere gli anni della pensione e godersi finalmente il meritato riposo. Oltre naturalmente che per la possibilità di risparmiare sul proprio assegno mensile. Trasferirsi all’estero, per molti significa proprio ricevere la pensione di anzianità, senza dover pagare le pesanti tasse che vengono applicate in Italia. Attraversare il confine e prendere la residenza fiscale per un ex lavoratore italiano significa recuperare anche oltre il 30% dell’assegno previdenziale lordo.
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Ma quali sono i requisiti per ottenere il trasferimento della pensione in Spagna? Innanzitutto occorre essere residenti nel Paese, vale a dire risiedere almeno 183 giorni – circa 6 mesi – e non avere quindi né domicilio né dimora in Italia per metà dell’anno. In questo modo il fisco di riferimento diventa quello del luogo dove ci si è appena trasferiti, nel nostro caso la Spagna. Trasferendo la pensione, dunque, quest’ultima sarà assoggettata all’imposizione tributaria spagnola che è inferiore rispetto a quella vigente da noi. Ciò comporterà un aumento reale dell’ammontare dell’assegno pensionistico.
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Tra gli altri vantaggi di andare in pensione in Spagna c’è anche la possibilità di risparmiare sui costi mensili per ciò che concerne riscaldamenti, bollette, e spese alimentari. Se, ad esempio, si sceglie una delle molte isole con un clima caldo e mite, come possono esserlo Maiorca e Minorca, le bollette mensili possono scendere anche al di sotto dei 100 euro. Su gran parte della costa mediterranea della Spagna, inoltre, è possibile acquistare un appartamento, vista mare, per 60mila euro o meno.
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Non solo le Baleari. Anche l’arcipelago delle Canarie è molto gettonato dai pensionati italiani. Sono ormai 20mila coloro che risiedono stabilmente qui. C’è da dire che in generale gli over 65 preferiscono la Spagna del Sud, dove i ritmi sono più lenti e il clima mite anche in inverno. A Malaga o Alicante ad esempio ci sono comunità italiane abbastanza numerose. In meno scelgono le grandi città come Barcellona e Madrid che solitamente attirano più i giovani in cerca di lavoro che i pensionati all’estero. Tra le destinazioni più gettonate dai pensionati in Spagna troviamo anche Torrevieja, una cittadina di oltre 120 mila abitanti, a sud della Comunità Autonoma di Valencia dove il costo della vita è basso e le tasse sono meno alte che in Italia.
Per quanto riguarda l’assistenza sanitaria, niente paura. La Spagna ha nazionalizzato la sanità pubblica, che già è di buon livello. Naturalmente se si vuole utilizzare la sanità privata, le strutture sanitarie spagnole sono eccellenti. I pensionati che decidono di trasferirsi in Spagna in modo permanente, devono essere in possesso del modello S1, chiamato documento portabile, che sostituisce il vecchio modello E121 e garantisce i servizi sanitari per se stessi e le persone a loro carico.
Trasferirsi in Spagna da pensionati, dunque, appare quanto mai conveniente. Gente accogliente e cordiale, cibo ottimo e la possibilità di tornare spesso e in poco tempo in Italia, abitudini e tradizioni simili alle nostre fanno poi il resto. E se siete preoccupati per la lingua, state tranquilli. Moltissimi sono i corsi organizzati proprio per i nostri expat. Che aspettate? Preparate le valigie e iniziate a godervi gli anni della pensione.