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Avilés (Asturie) conquistata dal genio di Oscar Niemeyer

architetti spagnoli

Avilés (Asturie) conquistata dal genio di Oscar Niemeyer

Avilés: città-porto delle Asturie, ricca di storia, segnata dalle invasioni e dalle correnti artistiche, che nei secoli hanno lasciato la loro traccia in tutta la Spagna (dal romanico, al gotico al barocco), ha cambiato di nuovo faccia. Dopo la “rivoluzione industriale spagnola” iniziata alla metà del secolo scorso la città si è riempita di nuove industrie e nuovi commerci legati soprattutto al mare, divenendo in poco tempo il secondo porto più importante delle Asturie dopo Gijón.

L’ incremento industriale portò con sé un notevole aumento demografico, e di conseguenza la necessità di creare servizi ed infrastrutture adeguate. La città crebbe così non solo di importanza a livello commerciale ed economico, ma si ingrandì molto, divenendo un importante centro urbano nel nord della Spagna. Il cambiamento definitivo, quello da città industriale legata ai commerci marittimi, a capitale dell’architettura lo si deve al genio di Oscar Niemeyer, il centenario architetto creatore di opere “visionarie” e d’impatto, come i diversi edifici che compongono la città di Brasilia.

Ad Avilés Niemeyer ha realizzato uno spettacolare centro culturale, inaugurato agli inizi di quest’anno: “Il Centro Culturale Internazionale Oscar Niemeyer”: unica sua opera presente in Spagna, e da lui stesso definita la sua più importante.

In effetti guardando la maestosità di questo luogo non si può che pensare che rispecchi pienamente il suo creatore. Le linee e le forme che costituiscono la base di questo progetto sono forti, geometriche e d’impatto, ma lasciano improvvisamente spazio a cupole, spirali e vetrate che si fondono assieme, dando l’impressione di trovarsi davvero davanti a qualcosa di unico ed irripetibile.

Il Centro nasce dall’idea di Niemeyer di creare un luogo in cui “Cultura, istruzione e pace possano eccellere”, ed in questo è riuscito. Il Centro è stato concepito e realizzato come luogo d’incontro per talenti: un luogo dove la creatività che essi esprimono possa essere esposta e condivisa. A questo scopo il Centro ha già predisposto delle joint-ventures con alcuni dei principali centri culturali internazionali, come il Lincoln Center di New York, il Barbican Center di Londra, l’ Opera House di Sydney, il Centro Pompidou di Parigi, il Tokyo International Forum, il Centro Culturale di Hong Kong e la Biblioteca di Alessandria.

Il complesso culturale del centro Niemeyer è stato concepito dal genio dell’architetto in cinque diversi spazi indipendenti, ma complementari.

“La Piazza”: cuore del centro è aperta al pubblico per attività culturali, e rappresenta l’idea di Niemeyer di “un luogo aperto al mondo”, in cui ognuno possa esprimersi in assoluta libertà.

“L’ Auditorium”: può ospitare fino a 1000 spettatori ed è stato realizzato con un particolare palco che può aprirsi verso il pubblico, ma anche verso la piazza.

“La Cupola”: uno spazio espositivo di circa 4000 metri quadri – il primo edificio realizzato.

“La Torre”: un’originale terrazza sulla città. Alta circa 13 metri, realizzata con volute a spirale ospiterà il centro gastronomico, il ristorante e la zona cocktail.

“L’Edificio” polivalente: uno spazio dedicato alla cinematografia e a conferenze, che ospita una ludoteca.

Quest’ultima parte del centro è quella che ha attratto maggiormente diverse personalità della cultura internazionale, tra cui Woody Allen, cui è stata offerta la direzione del centro cinematografico. Allen non solo ha accettato, ma ha anche immortalato la città di Avilés nel suo primo film spagnolo “Vicky Cristina Barcelona”. Dopo aver suonato di persona con la New Orleans Jazz band al concerto inaugurale del Centro gli è stata dedicata la poltrona che ha occupato durante la cerimonia: la numero 5 della fila 7. Sotto la sua direzione il Centro Niemeyer ha già ricevuto la garanzia di collaborazione con l’ “Accademia del Cinema Europeo”.

Il Centro Niemeyer dispone inoltre di una Fondazione che si occupa di ricercare e proporre progetti artistici e culturali (che coprono tutte le discipline artistiche: dal cinema alla gastronomia, dalla pittura alla musica, alla danza, il teatro e le lettere) che possano esservi esposti. La fondazione è presieduta da un Consiglio di cui fanno parte personalità di livello artistico, scientifico e culturale come Allen, il fisico Stephen Hawkins, Brad Pitt, Paulo Coelho e lo scrittore nigeriano premio Nobel, Wole Soyinka: un Consiglio che riflette l’intenzione di coprire nei suoi progetti tutti i campi della cultura e dell’arte. In effetti uno dei primi atti portati a termine dal Consiglio è stata una collaborazione con la London School of Economics e con il prestigioso “Old Vic Theatre”.

L’importanza del Centro Niemeyer non è solo culturale ed artistica, ma anche medioambientale ed urbanistica. Grazie alla presenza di una centro polivalente così importante si è resa necessaria la rivalutazione ambientale ed urbanistica di una città che si era adagiata sulle proprie industrie e sul porto, tralasciando di curare aspetti sociali ed ambientali, come la rivalutazione delle zone fluviali e delle aree verdi, che ora (grazie anche all’appoggio del Principato delle Asturie e del Governo di Spagna) punta ad una trasformazione urbanistica e ad un nuovo sviluppo economico, basato questa volta sulla cultura, le arti e la scienza

Il sito:

www.niemeyercenter.org

A cura di Diletta Fraizzoli

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