Carlos Ruiz Zafón presenta il nuovo libro
“Mi piace l’investigazione. Adoro scoprire cosa si nasconde dietro le scelte morali che fanno le persone.
I valori morali sono le fondamenta della vita, sono ciò che ci rende quello che siamo; la vita alla fine è come una partita a carte: veniamo al mondo con carte che ci sono state date, a noi sta la scelta di come giocarle. Giocare a questa partita ci permette di scegliere che tipo di persona diventare”. Così Carlos Ruiz Zafón ha tracciato il leitmotiv della sua vita e del suo percorso letterario: nel 2001, giocò (per mantenere questa metafora che tanto ama) la prima, fortunata mano di questa partita, scrivendo La sombra del viento (L’ombra del vento), il libro che da tanto desiderava realizzare.
Quel libro gli diede fama e voglia di continuare a scrivere. La strada che ha percorso da quell’anno lo ha portato a presentare, qualche giorno fa a Barcellona, El prisionero del cielo (Il prigioniero del cielo), terzo capitolo di una tetralogia che, iniziata appunto 10 anni fa è proseguita nel 2008 con El juego del ángel (Il gioco dell’angelo).
I primi due libri hanno venduto cinque milioni di copie in Spagna e circa 25 milioni nel resto del mondo, e per questo terzo è già prevista una tiratura di circa un milione.
Nonostante il successo, diverse sono state le critiche mosse a Ruiz Zafón sia da parte delle case editrici che da alcuni suoi lettori, e sono state queste che, racconta: “Mi hanno convinto a fare di questo nuovo libro una storia meno oscura e ambigua. Sapevo che i lettori avrebbero criticato la complessità della trama della tetralogia, ma questa trama è stato il mio progetto sin dall’inizio. In questo libro, comunque, ho lasciato diverse tracce che aiutano l’interpretazione. I fili della tetralogia iniziano ad unirsi, e permettono una lettura più scorrevole”.
La storia inizia la notte di Natale del 1957. Il protagonista della prima parte è Daniel, un padre che cerca di salvare la libreria di famiglia, nonostante una grave crisi economica. La scena, però è ben presto rubata da Fermín, un misterioso mendicante che momentaneamente Daniel ha preso a lavorare nella libreria. Fermín è destinatario di uno strano messaggio, da cui si dipanerà poi la trama.
L’autore ha promesso che entro i prossimi due anni la tetralogia sarà conclusa, che ci riporterà a visitare i luoghi delle trame precedenti (come il cimitero dei libri dimenticati) garantendo un “Gran Finale”.