Moritz, la birreria di Barcellona
Dopo 10 anni di lavori di ristrutturazione, capeggiati da una delle archi-star più in auge del momento Jean Nouvel, ha aperto i battenti il nuovo complesso gastronomico – birreria di Barcellona, sorto sull’antica fabbrica della birra Moritz: la Cerveceria Moritz.
Di che si tratta? È in pratica un nuovo polo gastronomico, ma vi si può recare chi abbia voglia anche solo di bere una “copa”, una “cervecita” e “tapear” un po’. Ai fornelli, i comandi sono in mano allo chef Jordi Villa (che trasferirà presto qui il suo ristorante Alkimia). I nuovi locali della Ronda Sant Antoni rappresentano una vera e propria gioia di architettura e design, frutto di 10 anni di lavoro attorno e all’interno dei 4.500 mq, ovvero i tre edifici che costituivano la vecchia fabbrica della birra.
Jean Nouvel a Barcellona è di casa. È sua la torre Agabar, il parco del Poble Nou, uno degli ultimi realizzati in città prima della crisi economica, e altre strutture commissionate da privati. La cerveceria Moritz, oggi, ospita una “fabbrica” della birra, dove si produrrà davanti agli occhi del pubblico una birra fresca, non pastorizzata, due ristoranti (uno dei due di alta cucina), una vinoteca (con oltre 400 vini di qualità). Oltre a ciò, un negozio Moritz, un museo, un’aula gastronomica, una panetteria e diversi spazi polivalenti per esposizioni e conferenze stampa occupano lo spazio di questa tipica architettura industriale dell’inizio del ‘900, che richiama dalla strada grazie ai suoi neon colorati nelle tonalità dell’arancio, il verde, il metallico.
Il lavoro di recupero è stato importante, ma per l’architetto deve essere stata una vera e propria delizia, dover riuscire a rispettare muri di oltre 150 anni di età, i serbatoi di cemento armato fabbricati negli anni ’20 e le “bodegas” dalla tipica volta catalana, uniche a Barcellona. Con un gioco di luci e colori caldi (prevale l’arancio) Nouvel ha combinato elementi antichi con la modernità per convertire la vecchia fabbrica in “spazi di micro piaceri”, come ha dichiarato l’architetto francese.
La storia della Moritz e del suo legame con la città catalana iniziò quasi due secoli fa, quando un giovane alsaziano, Louis Moritz Trautmann, lasciò il paese natale – nel 1856 – per stabilirsi in Spagna e, in meno di 5 anni, era già il proprietario di una piccola fabbrica nel Raval, la zona industriale di allora. Dopo una lunga pausa nella storia “birresca” della città – sede anche dell’altra famosa marca Estrella Damm – che si vide obbligata a chiudere nel 1978, riprese, a partire dal 2001, l’idea di rilanciare la marca, considerata ormai sorpassata, e fare un restyling degli edifici; artefice di questo rilancio: uno dei migliori architetti del mondo. Grazie alla forte volontà della 6ª generazione della famiglia e di Albert Castellón, Mortiz è riapparsa sul mercato nel 2004.
Questo nuovo “tempio” per i sibariti è aperto dalle 6 della mattina alle 3 della mattina dopo, non stop 7 giorni su 7. Dal punto di vista della ristorazione, la carta combina i piatti della tradizione catalana con pietanze tipiche alsaziane. Lo spazio ha la “barra” (la tipica vetrina di tapas lungo la quale ci si accomoda per degustare, bere e stare con gli amici) più lunga di tutta Barcellona (25 metri) e tavoli per accomodare fino a 250 persone. Ma niente illusioni, se si capita da quelle parti un venerdì sera nell’ora di punta (dalle 22:00 in poi), si trova una lista di attesa di almeno una ventina di minuti/mezz’ora. I prezzi variano: al tavolo si va dai 25 ai 35 euro, mentre i vari piattini e dolci (come la crème brulé) sono intorno ai 7/8/12 euro l’uno.
Per ora, la birra si può gustare soltanto a Barcellona ed è, assieme a Estrella, una vera e propria bevanda di “lingua catalana”. Per cui, a chi venisse la curiosità, o meglio l’acquolina in bocca, di provarla e di dare un’occhiata al nuovo spazio (ne vale la pena) non potrà far altro che prenotarsi un week end nell’affascinante Barcellona e non mancare una pausa notturna nei locali Moritz, situato nel cuore pulsante della città.
Il sito: www.moritz.com