Città spagnole: tutto su Valencia
“Valentia Edetanorum” (città forte degli Edetani) venne fondata dai Romani nel II° secolo a.C., ma solo con la dominazione dei Mori venne ribattezzata come “Balansiya” e solo dopo secoli di alternanza nelle dominazioni (araba, castigliana, berbera) venne definitivamente annessa al Regno d’Aragona nel 1238.
Di Valencia si dice che ha vissuto la sua storia dando le spalle al mare, e che solo di recente ha deciso di farsi perdonare dal Mediterraneo, partendo proprio dal porto lungo il quale si può passeggiare ammirandone il nuovo stile. Tutta l’area portuale infatti è stata divisa in due aree: una prettamente mercantile e la nuova zona sportiva, dove spicca su tutti l’edificio conosciuto come “Veles y Vents” degli architetti David Chipperfield e Fermin Vazquez, dalle cui terrazze si gode un’impressionante vista, e che ben presto saranno completate dalla realizzazione dei tre progetti vincitori del “Concurso Internacional de Ideas Valencia del Mar – Marina Real Juan carlos I°”, che senza dubbio cambieranno il profilo e lo stile di vita della città.
La metamorfosi – iniziata in occasione della 32 edizione dell’America’s Cup e in continuo sviluppo – prosegue sin nel cuore della città dove i valenciani hanno saputo rinnovare gli edifici, i negozi e i piccoli angoli cittadini con quel che di pittoresco, colorato e vitale che spesso hanno solo le città di mare. Un esempio di come la città si stia aprendo all’innovazione, mantenendo salde radici storiche sono i due mercati: il “Mercado de Colon” recentemente ristrutturato, in cui la struttura tipicamente modernista e decorata con colorati “azulejos” fa da sfondo a manifestazioni artistiche come sfilate di moda, concerti, mostre o manifestazioni culturali, e il “Mercado Central” dove circa 1500 banchi di prodotti alimentari freschi mantengono viva la funzione originaria di questo particolare luogo rappresentato dalla figura della “Cotorra”, un pappagallo che decora la parte superiore dell’edificio.
Proprio di fronte al mercato, oltre la Piazza si trova la “Lonja de la Seda”, sede della “Corporazione della Seta”, che data al XV° secolo ed è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità. La Sala Principale è un vero spettacolo architettonico, con le sue colonne elicoidali alte 16 metri che rimandano all’immagine delle palme e l’iscrizione che corre lungo tutto il perimetro del soffitto e che ricorda ai commercianti che l’onestà è la base del commercio (un monito per nulla fuori luogo, visto che in questo edificio si trovavano anche il “Consolato del Mare” e la prigione). Da questa splendida sala si passa, attraverso il “patio degli aranci” al secondo piano, dove è stato ricostruito lo spettacolare soffitto a cassettoni risalente al XIV° secolo ed appartenuto all’antico municipio, andato completamente distrutto in un terribile incendio.
La “Lonja” è il perfetto punto di partenza per passeggiare tra le caratteristiche vie di Valencia, scoprendone l’incessante lavoro di recupero e restauro degli edifici più antichi.
Ne è un esempio il “Convento del Carmen”, dominato dai due splendidi chiostri: uno gotico , oggi convertito in “Centro de Exposiciòn de Arte” e facente parte del Museo di Belle Arti San Pio V°, e uno rinascimentale. Quest’ultimo, il primo esempio di architettura Rinascimentale della città, faceva parte del patio del palazzo dell’ambasciatore Vich, ma andò distrutto e le diverse parti del palazzo vennero disperse per la città, andando a far parte di altre costruzioni. Oggi tutte la parti che costituivano il chiostro sono state recuperate e restaurate, e si sta procedendo alla ricostruzione del chiostro originale.
Un altro gioiello della città è rappresentato dalla “Puerta de los Hierros”, la porta della Cattedrale, dove sembra riversarsi tutto lo spirito barocco che permea la città e che si estende fino alla torre campanaria della chiesa di “Santa Catalina” e al palazzo del “Marques de las dos Aguas”, sede oggi del Museo Nazionale della Ceramica.
Da queste magnifiche opere ci si può spostare ed ammirare ciò che rimane della splendida antica muraglia difensiva che venne costruita dalla Corona d’Aragona per respingere gli attacchi dei Castigliani.
Ma Valencia non è solo architettura: uno spettacolare percorso di rigogliosa vegetazione attraversa la città da ovest ad est lungo l’antico letto del fiume Turia. Le continue, pericolose inondazioni obbligarono i valenciani a deviare il corso del fiume, lasciando nel mezzo della città l’antico canale, che molti volevano coprire di cemento e creare una strada asfaltata che attraversasse il centro cittadino. Si impose invece il progetto dei “Giardini di Turia”, che oggi sono uno dei simboli della città.
Nel corso dei secoli Valencia ha ricevuto riconoscimenti sempre più importanti, come quello di “Città delle Arti e delle Scienze”, in cui architetti di fama mondiale (come Calatrava e Candela) hanno realizzato edifici spettacolari e non solo, Valencia si presenta oggi come città dalle molteplici facce: sportiva, turistica, culturale e storica, in cui non tutto è stato ancora scoperto o riportato alla luce.