Birre: la sevillana Cruzcampo
L’azienda produttrice della famosa birra venne fondata a Siviglia, nel 1904 dai fratelli Roberto e Tomás Osborne Güezala. Il nome deriva da La Cruz del Campo, tempio corrispondente ad una delle “stazioni” della Via Crucis che si trova nei pressi di Siviglia.
I fratelli Osborne Güezala scelsero e mantennero come marca ed immagine della loro birra la figura del tempio, fino al 1926, quando vi associarono l’immagine di Gambrinus, leggendario re delle Fiandre cui si deve – secondo le leggende – l’invenzione della birra, e per questo nominatone patrono.
La fabbrica originale della Cruzcampo venne edificata nella prima periferia di Siviglia, vicino all’allora recente quartiere di Nervión. Con il passare degli anni, però, i quartieri che si stavano realizzando attorno al complesso industriale (come Nervión, ma anche Huerta de Santa Teresa ed il Poligono de San Pablo) crebbero talmente da “rinchiudere” l’azienda Cruzcampo in quello che stava diventando il centro geografico di Siviglia.
Nello stesso periodo, tra il 1929 ed il 1930, si tenne a Siviglia “L’esposizione Iberoamericana”, che portare in Spagna le idee di un mondo in piena modernizzazione, sottolineandone la necessità sia per la città di Siviglia, che per l’intera regione. Tra gli obiettivi principali c’erano: una riforma urbanistica della città, un incremento del turismo, risuscitando la fama della città nel mondo, la creazione di nuovi posti di lavoro e la necessità di intavolare migliori rapporti economici e politici con i paesi americani. L’azienda Cruzcampo venne invitata a partecipare, quale ottimo risultato ed esempio dell’economia sivigliana del tempo. L’esposizione ebbe grande successo, ed anche l’azienda Cruzcampo, che crebbe in fatturato e produzione. Tanto da introdurre, negli anni ’50 una produzione di birra d’orzo, accanto all’ormai consolidata birra di malto. L’innovazione e l’introduzione di un nuovo prodotto permisero alla Cruzcampo di crescere ulteriormente, e di apportare nuovi importanti cambiamenti nella produzione, come ad esempio la sostituzione dei barili in legno – usati sino ad allora – con quelli in alluminio.
Nel 1963 viene introdotta la pastorizzazione HTST, che permette di sottomettere il prodotto a temperature altissime per brevi periodi (per il latte ad esempio sono 79° per 15 secondi ad intervalli brevi, ma regolari), migliorando l’efficienza nell’eliminazione dei batteri. Questa nuova pastorizzazione viene effettuata su tutti i prodotti Cruzcampo, tranne quelli in barile, in cui la pastorizzazione è ancora fatta a freddo, per mantenere intatte le qualità naturali di freschezza del prodotto. Alla fine degli anni ’60 la tecnologia la fa ormai da padrone negli stabilimenti Cruzcampo, tanto da creare, nel 1967 un’equipe investigativa incaricata di seguire la qualità aziendale.
I fratelli Osborne Güezala capiscono che ormai è ora di ingrandire l’azienda, e con gli inizi degli anni ’70 prendono la decisione di spostare l’azienda fuori città. Seguono anni di espansione (la Cruzcampo, ad esempio fu la prima marca a commercializzare una birra analcolica, ndt), grande produzione e mantenimento degli standard qualitativi, tanto da venire incorporata nel gruppo Guinness PLC nel 1992. Quello stesso anno più di due milioni di persone visitano il padiglione della Cruzcampo all’Expo ’92 di Siviglia. L’azienda ed i prodotti sono armai conosciuti ed apprezzati in tutta Europa, e nel 1995, dopo aver fondato la Cruzcampo SA, nasce anche la Fondazione Cruzcampo, che si occupa di attività sociali e benefiche legate alla città ed alla popolazione di Siviglia, e non solo: per avvicinare i giovani alla cultura dello sport Cruzcampo diventa sponsor ufficiale delle nazionali spagnole di basket e di calcio.
Nel 2000 la fusione con la marca madrileña El Águila da vita ad Heineken España, attuale nome dell’azienda. Tra il 2007 ed il 2009 il mercato Cruzcampo si espande fino a realizzare prima la Cruzcampo Light (con un 30% di calorie ed il 50% di alcool in meno rispetto la Cruzcampo Pilsen) e poi la Cruzcampo Gran Reserva, risultato della lavorazione di un insieme di diverse varietà di luppolo aromatico e di malto. Un prodotto eccellente, che nel 2009 vince il premio come Miglior Lager al Mondo.
A cura di Diletta Fraizzoli