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Eugenia: un’ ostetrica italiana a Siviglia

vacanze siviglia

Eugenia, ostetrica italiana a Sevilla

Il desiderio di cambiare la propria vita, di vivere in un luogo che offre maggiori possibilità lavorative, può diventare sempre più forte, come nel caso di Eugenia, che partita per Sevilla, senza troppe aspirazioni, è riuscita a realizzare facilmente e velocemente i propri sogni e a trovare un lavoro che le regala migliori prospettive economiche.

Eugenia, parlaci di te, di come e perché hai deciso di trasferirti a Sevilla e del tuo percorso di vita in questa Terra.

In Italia lavoravo come ostetrica, ma la mia città natale, Roma, ed in generale il mio Paese, non mi offrivano molte possibilità per un futuro sereno, proprio per questo motivo ho deciso di lasciare definitivamente l’Italia, per trasferirmi in Spagna, a Siviglia. Sono passati circa quattro anni e mezzo e ora, svolgo lo stesso lavoro, ma con migliori prospettive economiche e non solo. Sono partita senza troppe aspirazioni e aspettative vivendo molto alla giornata, però la maggior parte dei miei sogni si sono realizzati. E’ stato molto facile trovare lo stesso lavoro in una realtà diversa, forse anche troppo facile. E’ stato un vero e proprio colpo di fortuna, una pura casualità.

Non appena ho messo piede a Siviglia, per sopravvivere, ho lavorato in un bar, ma è durato solo una settimana, perché subito dopo ho trovato un posto di lavoro come ostetrica. All’inizio ho incontrato qualche difficoltà con la lingua, solo per poco però, perché non è stato difficile apprendere lo spagnolo, essendo una lingua non molto diversa dall’italiano e dopo circa tre mesi è diventato tutto molto più semplice. Inoltre qui avevo un’amica che studiava e questo mi è stato di grande aiuto. I miei genitori ed i miei amici, quando sono venuti a conoscenza della mia radicale decisione erano scettici oltre che molto tristi, ma oggi sono contenti e soddisfatti e mi appoggiano. Mi mancano tantissimo, ma qui la gente mi ha accolta subito a braccia aperte ed è stato tutto più facile. Ora mi sento integrata nella nuova realtà, tanto da riuscire addirittura a nascondere alla gente di essere italiana! Culturalmente, Siviglia è molto diversa dall’Italia, anche se a primo impatto sembrano molto simili, solo vivendoci, mi è stato possibile trovare le molteplici differenze. Fino ad ora non posso lamentarmi, le scelte che ho fatto, le rifarei tutte. Sono felice di essere arrivata qui e per ora spero solo di continuare ad avere lo tesso tipo di vita di adesso.

In base alla tua esperienza personale, come vedi la situazione lavorativa a Siviglia?

C’è disoccupazione, anche un po’ più rispetto all’Italia e per i giovani italiani che decidono di trasferirsi non è sempre facile trovare un buon posto di lavoro. Diciamo che dipende molto dalla professione che si cerca. Ad esempio, nel campo della sanità ci sono molte possibilità. Nonostante questo, in base alla mia personale esperienza, consiglio ai giovani italiani disoccupati, di spostarsi, di cercare fortuna altrove, di cambiare, provare e riprovare, vivere nuove esperienze.

Lavorando in campo sanitario potresti descrivermi gli aspetti principali della sanità sivigliana?

La sanità in Spagna è gestita dalle singole regioni.
E’ considerata il modello migliore d’Europa, riguardo la gestione e le spese. In Spagna la sanità è gratis in tutto e per tutto, non bisogna mai pagare ticket, di tutto si occupa l’assicurazione pubblica, che paga con le tasse del cittadino. Per di più è molto buona ed avanzata. Le prenotazioni sono a breve e lungo termine a seconda dell’importanza del caso. Ci sono casi di cui bisogna aspettare 3-4 mesi e casi in cui ti viene fatto tutto nel giro di pochi giorni. Tutto è informatizzato (incluso prendere appuntamento con il medico di famiglia, farsi fare ricette, controllare le analisi di qualche paziente). C’è una rete informatica unica per ogni provincia, che fa si, che in qualsiasi centro ambulatoriale, ospedale o pronto soccorso, si possa sapere la vita sanitaria di un paziente. Per noi lavoratori della sanità pubblica, è più facile trovare lavoro, perchè l’assunzione del personale viene seguita e gestita tramite un ufficio di collocamento online che, a seconda del punteggio di ogni lavoratore, stabilisce un tipo di contratto per ogni dipendente.

Dimmi tre buoni motivi per trasferirsi a Sevilla

Il clima, la gente, lo stile di vita.

Sevilla è la capitale dell’Andalusia. È una città a misura d’uomo, che ha tutto quello che serve per vivere bene. È una città piena di tradizioni e colori. Ha un centro storico molto grande e molto bello. Una cattedrale gotica molto famosa, dei giardini reali, una torre e una piazza di Spagna molto affascinanti. È un miscuglio di arte spagnola e arte araba. A Siviglia si vive davvero bene. Ha tutte le caratteristiche tipiche di una città del sud (clima, ritmi, cultura) e tutta la tecnologia di un Paese avanzato come la Spagna. Chi vive a Siviglia lo nota. Ti offre uno stile di vita molto soddisfacente: costo della vita basso, stipendi più alti rispetto all’Italia. Gode di un clima molto mediterraneo, estati molto calde ed inverni miti, che rende la città vivibile al massimo, in qualsiasi mese dell’anno. Le università pubbliche di Siviglia sono 2 ed entrambe molto buone. Si riesce a girare la città con una bicicletta e dispone di un bel fiume, di parchi, infrastrutture organizzate ed è molto pulita.

La cultura dei sivigliani è quella di vivere sempre all’aria aperta, con il sorriso, di non avere mai fretta e di godersi la vita giorno per giorno. Questo stile di vita ha fatto sì che mi innamorassi del posto, della gente e di tutto quello che può offrire. È una città abituata al turismo e, molto spesso , chi ci viene in vacanza, ne rimane colpita tanto da decidere di trasferirsi a vivere qui. È una città che ti accoglie a braccia aperte e aiuta a crearti una vita.

Per scrivere ad Eugenia:

eugeniazap@hotmail.com

Intervista a cura di Nicole Cascione

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