Geografia della moda spagnola
Lontano dagli stereotipi che considerano la Spagna come patria solo del cibo “piccante”, del mare e del ballo, esce anche in Italia un volume importante, che segna un passo d’eccellenza nella rinascita dell’economia spagnola “Geografia de la moda espanola”.
Un volume fotografico, fortemente voluto da Modesto Lomba (presidente della Camera della Moda spagnola), che esce per celebrare un importante anniversario: i 25 anni dalla fondazione dell’ ACME, l’Associazione che riunisce stilisti e disegnatori di moda iberici.
Elegante nella sua sgargiante copertina setificata, che sembra uscita da uno dei migliori film di Almodovar, questo volume raccoglie le figure di 28 stilisti che hanno voluto testimoniare, attraverso scatti inediti, l’evoluzione e le tendenze che hanno attraversato la Spagna (e non solo) nell’ultimo quarto di secolo, commentate niente meno che da uno dei “guru” mondiali della moda: Oscar de la Renta.
Si passa così dalle sgargianti creazioni di Agatha Ruiz de la Prada, alle sperimentazioni di David Delfin, agli abiti che rimandano a volumi scultorei di Amaya Arzuaga, senza dimenticare l’importanza ricoperta da scarpe e accessori, che sempre accompagnano ogni abito, ogni “mise”.
Testimoni di un settore in piena espansione sono non solo i “veterani”, i “grandi”, ma anche i nuovi colossi che fanno concorrenza all’alta moda, come Zara, Mango e Desigual, accanto a nomi sempre in ascesa, in continua ricerca, come Custo o Balenciaga.
Un settore, dicevamo, in piena ascesa, apprezzato anche nel “Nuovo Mondo”, dove persino Michelle Obama ha dichiarato di amare le creazioni di Isabel Toledo, indossandole a quasi tutte le cerimonie e gli atti ufficiali del marito, e arrivando persino a farle esporre nei musei di New York come vere e proprie opere d’arte.