Il “Breviario di Isabella la Cattolica” è tornato a casa. La raccolta di codici, concepita per essere la più lussuosa dell’epoca, illustrata dai migliori pittori fiamminghi, si trova oggi nel Real Alcazar di Siviglia. No, la British Library di Londra non ha concesso l’originale: l’esemplare che sarà esposto dal prossimo mercoledì nella mostra El gabinete de las maravillas: códices iluminados de las mejores bibliotecas del mundo è uno copia…o meglio, “Un quasi-originale”, come afferma l’editore Manuel Moleiro, autore di questo e di altri esemplari.
Assieme alla copia di questo gioiello – consegnato alla regina nel 1497 – saranno esposti altri 26 codici e 17 mappe ricavate da atlanti del XVI secolo.
Promotrice e realizzatrice di questo progetto è la casa editrice Moleiro, nata a Brarcellona nel 1991 e da allora specializzatasi nel realizzare fac-simile dei manoscritti e codici fondamentali per la storia dell’umanità (sinora 40). “Ovviamente – spiga Manuel Moleiro – nè la British Library, nè la Bibliothèque Nationale de France ci ha lasciato in custodia questi preziosi gioielli, quindi la loro realizzazione è stata fatta in situ. Ci siamo recati in ognuno dei Musei, ed abbiamo realizzato fotogarafie ad alta risoluzione di ogni frammento, particolare e pagina dei manoscritti. Abbiamo poi iniziato un lavoro di bozzetti, prove e correzioni…sempre tenendo presente la foto dell’originale, fino a quando, avvicinando le due pagine (copia ed originale) le differenze sono scomparse, ed a prima vista sembrano uguali. A volte il risultato raggiunge una tale perfezione da sorprendere anche me”.
Manuel Moleiro, giornalista galiziano, è stato da sempre innamorato dei libri, soprattutto quelli antichi, che raccontano le storie dell’uomo. Tanta passione per questi preziosi codici lo ha portato, per esempio, a dedicare ben sei anni alla riproduzione dei tre volumi della Bibbia di San Luis, un manoscritto del XIII secolo, con circa 4900 illustrazioni, il cui originale è “condiviso” dalla Morgan Library di New York e la Cattedrale di Toledo.
“La Bibbia di San Luis venne realizzata per la Regina Bianca di Castiglia, moglie del Re Luigi VIII di Francia, alla fine del 1100 circa: si tratta di un testo che alla Francia costò moltissimo”. “Il nostro obbiettivo – prosegue Moleiro – è quello di redndere accessibili quei codici che vennero realizzati in esclusiva per pochi personaggi influenti, mantenendo allo stesso tempo la loro originalità”.
La mostra El gabinete de las maravillas: códices iluminados de las mejores bibliotecas del mundo sarà aperta fino al 10 giugno, e tra le opere esposte si potranno ammirare gioielli come il Tacuinum Sanitas: un trattato di medicina scritto a Baghdad nel 1036, e poi copiato in manoscritto nel secolo XV, e il Libro de la Felicidad, un testo redatto su volere del sultano Murad III nel 1582 che include una serie di tavole per l’interpretazione dei sogni.
Ognuno dei testi presenti alla mostra è stato realizzato con materiali originali e certificati da un notaio e, sebbene “quasi-originali”, ognuno di questi preziosi gioielli ha già un proprietario…segno che la loro esclusività si è mantenuta nel tempo.