I più piccoli paesini della Spagna (parte 2)

Proseguiamo il curioso viaggio attraverso i più piccoli paesini di Spagna:

Torremochuela (Guadalajara): Con una superficie di soli 17km2 ed una popolazione che nel 2012 ha raggiunto i 12 abitanti, Torremochuela (nella regione di Castiglia La Mancha) detiene un primto: è il paese con minor densità demografica di tutta Europa.

Castilnuevo (Guadalajara): Non ci spostiamo dalla regione castigliana, dove Castilnuevo (solo 19km2) ed i suoi 8 abitanti (censiti nel 2012) ci conducono in una delle zone più fredde e meno popolate di Spagna. Il nome Castilnuevo rimanda al castello del paese, che secondo gli esperti è proprio quello descritto come il “Castello dei Duchi” in alcune delle più note pagine del Quijote di Cervantes.

Cellorigo (La Rioja): Uno dei più panoramici dei paesi di Spagna, si trova tra le vette de Monti Obarenes da cui prende il nome, circondato dalle più note cittadine di Miranda del Hebro o Haro. Cellorigo (13 abitanti per soli 12km2 ) ha un passato storico importante: nel 882 la prima battaglia di Cellorigo vede affrontarsi il Principe Al-Mundir, del Califfato di Cordoba, contro il Conte Alava Vela Jiménez. La battaglia termina con la vittoria del Conte, che alla sua morte cede le proprietà di Cellorigo (tra cui il Castello).

Cellorigo rimane proprietà della famiglia Alava fino al 1050 quando il Re Garcìa Sànchez III di Navarra dona alla sua sposa tutti i castelli della zona – con i terreni loro annessi. Nel 1064 Fernando I Re di Castiglia fece tenente custode del castello di Cellorigo Rodrigo Alvarez Asturias, nonno materno dell’amato eroe nazionale El Cid. Seguono anni di tensioni con le cittadine ed i possediemnti delle vicine famiglie nobilliari, fino a quando, nel 1174 Alfonso VII propone al Re di Navarra di sottoporre la questione all”allora Re d’Inghilterra Enrico II. Nei documenti mandati al Re inglese Cellorigo viene nominato come “Castillo de los Judíos”, il Castello degli ebrei (ndr), ma solo nel 1288 Cellorigo viene annesso ai territori di Miranda del Duero, successivamente cedute alla città di Burgos. I territori ed il castello di Cellorigo vengono ceduti ancora diverse volte, come regalìe, ma nel 1525 la città di Burgos si solleva contro queste cessioni ed ottiene che Cellorigo ed il suo castello rimangano di proprietà della città. Dal 1743 la cittadina è definita “villa independiente” (cittadina indipendente). Oltre all’ormai famoso Castello, a Cellorigo si possono visitare la chiesa parrocchiale di San Millàn – a doppia navata, del XV secolo – e le rovine dell”eremo di Santa Maria del Barrio, risalente al X secolo.

Hornillos de Cameros (La Rioja): 11km2 ed una popolazione di 14 abitanti nel 2012: Hornillos de Cameros si trova nella parte di letto asciutta del fiume Leza, nella provincia di Comero Viejo. Nella preistoria in questa parte di territorio spagnolo le pianure erano ricche di zone acquifere, che con il passare del tempo si sono ritirate fino a seccarsi del tutto, lasciando ampie zone fangose che dopo milioni di anni sono andate stratificandosi e solidificandosi. L’erosione che ne è poi seguita ha portato alla luce diverse impronte di dinosauro (oggi visibili): solo ad Hornillos de Cameros ne sono state ritrovate ben 976, 730 delle quali si trovano nel sito chiamato “La pellejera”, a sud del fiume Barbadillo. A “La Pellejera” è possibile è custodito il maggior numero di impronte di dinosauro carnivoro mai trovate in Spagna, ben 40. Un vero tesoro di storia naturale, che si affianca a tesori architettonici come la Chiesa di Nuestra Señora de la Asunción del XVI secolo, ed agli eremi di San Adriàn e della Virgen de Los Remedios.

Quñonería (Soria): Ad appena 18km da Hornillos de Cameros troviamo questo piccolo paese (38km2 per 12 abitanti), in cui a farla da padrone è la ricchezza della natura. A Quiñonería infatti si trovano i 758 ettari di querceti di Los Encinares de la Sierra de Costanzo, dichiarati patrimonio naturale nel 2000. Poco lontano sorge anche il paese di Peñàlcazar, completamente abbandonato nel XX secolo.

Herrera de Soria (Soria): Questo piccolo paese (14 abitanti e 26km2) si trova all’interno del Parco Naturale del Río Lobos, e a ricchezza di flora e fauna sono davvero impareggiabili. Il primo censimento cittadino, risalente al 1776 include Herrera nella provincia di Castilla la Mancha, e conta ben 249 abitanti, scesi a 185 dopo la caduta dell’Antico Regime. La storia di Herrera de Soria è legata al monte del parco di cui fa parte, una storia piuttosto travagliata: nel secolo XIX il monte era di proprietà della città, ma con la Desamortización di Mendizábal (un lungo processo economico che metteva all’asta i beni improduttivi del territorio, quasi sempre di proprietà della chiesa o di famiglie nobili, con l’intento di creare una classe di lavoratori – proprietari ndr) venne messo all’asta. I cittadini dovettero pagare per riavere i propri terreni. La Giunta che gestisce oggi il Monte Pinar de Herrera de Soria è la prima in Spagna costituitasi per tutelare una proprietà privata.

Allueva (Teruel): Nella valle di Cañallueva, che segue parallelamente la Sierra di Cucalón, si trova questo paesino di soli 15 abitanti. Riferimenti storici di Allueva risalgono alla battaglia di Cutanda (1120), tra Alfonso I ed il Principe Arabo Ibrahim ibn Yusuf, vinta dai cristiani. Il 25 e 26 Agosto si celebra la festa di San Luigi, in onore del devoto Re Francese, crociato durante la VI e la VII crociata.

Reinoso (Burgos): Il secondo paese più piccolo della provincia di Burgos (8,51km2 e solo 13 abitanti) deve il suo nome al fatto che la zona è sempre stata popolata da orsi (reino > regno – oso > orso). Nelle vicinanze del paese sono stati ritrovati diversi Dolmen, che sembrano appartenere all’epoca Visigota.

Tordelràbano (Guadalajara). 11km2 e soli 10 abitanti formano il paese di Tordelràbano, nella comunità di Castilla – La Mancha. Tordelràbano forma parte della celebre Ruta de Don Quijote, il percorso che portò il famoso hidalgo a Barcellona: la leggenda racconta che proprio qui il cavaliere abbia riposato per almento una notte.

Torremontalbo (La Rioja): Questo piccolo paese situato lungo le sponde del fiume Najerilla ha una popolazione di soli 14 abitanti, che vivono in soli 8,47km2. Il primo riferimento scritto a Torremontalbo risale al XI secolo, quando il paese fu donato dal Signore di Acenarias al Monastero di San Millàn de la Cogolla, anche se alcuni ritrovamenti fanno pensare a Torremontalbo come ad una vera e propria cittadella di origine romana. Il paese è passato poi ai Conti di Hervià, che nei secoli XIV e XV costruirono le torri fortificate ancora oggi visibili.

Valtablado del Rio (Guadalajara): Caratteristico paese della provincia di Guadalajara, situato per gran parte della sua superficie (25km2) all’interno del Parco Naturale dell”Alto Tajo. Solo 12 abitanti vivono in questo luogo immerso nella natura, che vanta una chiesa parrocchiale risalente al XVI secolo.

Zarzosa (La Rioja): La storia di Zarzosa (18,29km2 per soli 12 abitanti) parte dal 1366, quando venne ceduto, assieme ad altri territori reali, da Enrico II di Castiglia a Juan Ramirez de Arellano per ringraziarlo dell’appoggio nella guerra contro Pietro I di Castiglia – detto “il crudele”. Nell’epoca delle Signorìe zarzosa appartenne ai Conti De Aguilar e successivamente agli Inestrillas, ma nel 1708 il paese si rese indipendente, pagandola propria libertà ben 8500 reales. Dopo la sparizione delle signorìe, nel 1811 Zarzosa divenne cittadina appartenente al la provincia di Soria, fino alla creazione della Provincia di Logroño nel 1833.

Diletta Fraizzoli