Intervista a Joaquin Torres, architetto barcellonese
Intervista a Joaquin Torres, giovane architetto barcellonese, co-fondatore dello studio A-CERO (in cui lavorano 84 persone), che si è occupato della realizzazione di case per personaggi famosi, tra cui attori e sportivi.
In un momento in cui il mercato immobiliare è completamente paralizzato, il suo studio continua a crescere: qual’è il suo segreto?
Lavoro, lavoro, lavoro…e, ovviamente, un buon marketing. La strategia è diventata fondamentale.
Durante i festeggiamenti per il 15° anniversario del suo studio ha detto “E’ orribile: la mia voce sembra quella di un giovane viziato ed affettato”
Lo dissi davanti a tutti, ed è la verità, sembro un po’ viziato ed affettato, ma in realtà la cosa non mi preoccupa più di tanto. Una sola volta decisi di rivolgermi ad un foniatra, ma la mia famiglia e i miei amici me lo proibirono: dissero che avrei perso uno dei miei caratteri distintivi.
C’è chi la critica dicendo che le sue case si somigliano tutte: grandi blocchi bianchi o completamente neri. Non crede al detto “reinventarsi o perire” ?
Sinceramente no. Per me l’importante è lavorare ad un progetto che mi appassioni, e il fatto di non dover lavorare per vivere è già un gran privilegio. Inoltre credo sempre fermamente in ciò che realizzo, perchè so bene il solido lavoro che c’è dietro.
Florentino Perez le propose di lavorare per la ACS (impresa che si dedica alle costruzioni civili ed ingegneristiche oltre a tutto ciò che riguarda il settore delle telecomunicazioni, ndt.), ma lei rifiutò l’offerta. Non le chiese di realizzare almeno la sua casa ?
Florentino non mi darebbe mai alcun incarico: sebbene ci conosciamo da sempre non mi terrebbe mai in considerazione. Mio padre era socio della ACS, ma io non vengo proprio considerato.
Però sono merito suo le abitazioni di Raùl, Zidane, Hierro, Mourinho, Torres, Valdes, Ronaldo…conosce più calciatori lei dei giornalisti sportivi.
Si è vero, ma mi piacerebbe essere ricordato per la mia architettura, piuttosto che per i clienti che ho avuto.
Madonna, Felipe Gonzalez, Bardem…la lista è infinita: c’è qualche cliente “in debito” ?
Certo! I ricchi sono quelli che pagano sempre per ultimi, o in ritardo, e i famosi sono anche peggio. Credono che la fama e il successo li renda migliori della “massa” e spesso non rispettano i professionisti con cui lavorano.
Però si dice che “comanda chi paga”
E’ vero, ed è importante tenerlo sempre a mente: comanda chi paga, anche se spesse volte non paga per niente ! Ci vuole pazienza. Io spesso cerco di parlarci, convincerli, ma alla fine decidono loro.
Si dice che lei abbia un carattere rigido, quasi ferreo
Sì è vero, lo riconosco: sono molto rigido, severo, anche con me stesso. E questo sia nel lavoro che nella vita privata. A mia moglie è toccata la parte peggiore di me!
A cura di Diletta Fraizzoli