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Juanjo Oliva, il nuovo volto dell’alta moda spagnola

stilisti spagnoli

Alta moda spagnola: Juanjo Oliva

Juanjo Oliva nasce a Madrid nel 1972, e per sua stessa ammissione, l’amore per l’alta moda nacque con lui. Si considera uno stilista di pura vocazione: in famiglia nessuno aveva mai intrapreso questa carriera, nè si pensava che Juanjo riuscisse a tradurre in successo e fama una passione ed una vocazione del tutto personali.

Si diplomò alla Scuola di Disegno e Moda di Madrid (IADE), e subito partì alla volta di New York per frequentare un master sulla moda presso la Parsons School Design, una delle migliori scuole del settore. Fu la scelta giusta, poichè al rientro a Madrid – agli inizi degli anni ’90 – venne chiamato dalla stilista Isabel Berz (oggi direttrice della Scuola di Moda di Madrid) per preparare la sua sfilata nella più nota rassegna di moda spagnola: la Pasarela Cibeles. Il successo di Juanjo al fianco di Isabel Berz fu immediato, e per tutto il decennio successivo lavorò con importanti nomi del settore, da Amaya Arzuaga ad Helena Rohner.

Sono questi gli anni in cui nasce Zara, ed il gruppo Inditex si affidò al giovane stilista per il lancio delle prime linee.

Il 2000 è l’anno della svolta: Juanjo Oliva decise di aprire il proprio laboratorio a Madrid: “Egotherapy”, un luogo in cui lo stilista non solo crea, ma vende i propri capi, soprattutto il prêt à porter e le creazioni d’alta moda.

“Il progetto – racconta Juanjo Oliva – era quello di offrire un prodotto che non fosse legato alle tendenze. Volevo disegnare delle collezioni atemporali, che rappresentassero l’essenza e la semplicità dell’eleganza, lontano dalle avanguardie che sembravano tanto in voga. Sono un’appassionato dell’alta moda e della sua tradizione e cerco la perfezione in tutto il processo creativo: dal bozzetto alla scelta del tessuto, ai tagli, per poi poter offrire un capo che vada incontro alle esigenze delle mie clienti.  L’alta moda è un mondo affascinante, che supera i confini del prêt à porter. L’alta moda permette ancora di sognare, di sviluppare l’identità e l’individualità della donna. Con l’alta moda si può giocare con tessuti, colori e tecniche: non ci sono limiti…il disegno dello stilista si fonde con la mano di chi taglia e cuce il tessuto, creando legami unici e diversi ogni volta”.

Nel 2003 Juanjo Oliva presentò per la prima volta a Cibeles la sua collezione personale, chiamata “Debut”, per l’autunno/inverno 2004-2005, che gli valse il premio come “Miglior Giovane Stilista”, e da allora è entrato di diritto nella lista degli stilisti sempre presenti alla Pasarela.
Nel 2009 ha presentato la collezione “Virtualmente” alla settimana della moda di New York, e la sua linea di abiti da sposa nell’edizione di quell’anno di “Gaudì Novias”.

La sua carriera, ancora breve, ma molto prolifica gli ha valso numerosi premi e riconoscimenti, tra cui “La Miglior Collezione” di Cibeles sia nel 2005 che nel 2009. Nel 2006 ha inoltre ricevuto il premio “Telva” al Miglior Stilista Nazionale. Le sue collezioni sono pensate per una donna elegante, che ama la sobrietà del total black come l’azzardo del mix cromatico, e che antepone lo stile alle tendenze.

Oggi Juanjo Oliva, insegna alla IADE e all’ Università Politecnica di Madrid, ed è considerato uno dei maggiori stilisti della nuova generazione spagnola. Le sue proposte impeccabili hanno attratto – ed attraggono – i nomi più importanti della società spagnola e non: come la modella Nieves Alvarez, Penelope e Monica Cruz…e persino la “perfida” Anna Wintour.

A cura di Diletta Fraizzoli 

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