EL PUNTAL (Ribamontán al Mar, Cantabria):
Accessibile solo via mare, questa spiaggia si trova proprio al centro di Santander. Il molo si trova di fronte al Centro Botín. A soli 300 metri da Punta Rabiosa si trova il chiringuito El Puntal. La spiaggia regala splendide dune di sabbia bianca ed una baia panoramica sulla penisola di La Magdalena.
ELS MUNTANYANS (Torredembarra, Tarragona)
Uno splendido sistema dunare di quasi 2km, una parte dei quali dedicati ai nudisti. Per raggiungere quest’area di spiaggia si può parcheggiare al Centro de Actividades Medioambientales Cal Bofill, per poi prendere la passerella che costeggia le dune. Durante l’anno (tranne i periodi più caldi in estate) le zone d’acqua dietro le dune sono ricche di fauna, ed è un’ ottima zona per il birdwatching. Per terminare la giornata niente di meglio che una cena a base di pesce al ristorante El Vaixell.
PLAYA DE LOS ALEMANES (Foz, Lugo)
Una delle più belle spiagge della costa lucense: 135 meri di sabbia fina, alle cui spalle sorgono pinete ed eucalipti. Per raggiungerla si passa da Cangas de Foz e Burela, si parcheggia a Areoura e, nascosta tra gli edifici in costruzione, si trova la discesa alla spiaggia. A soli 3km il ristorante Lugar de Sixto, imperdibile.
ROQUES PLANES (Calonge, Girona)
Da Sant Antoni de Calonge, parcheggiando alla Torre Valentina e dopo circa 15 minuti a piedi, si apre questo paradiso di spiaggia vergine, circondata da splendidi pini. In realtà non c’è molta sabbia, ma grandi rocce lisce, alcune delle quali affiorano appena dall’acqua. Vista panoramica sulla Baia di Palamós, Roca Foradada e Espalda de Ballena. Per concludere la giornata il ristorante Guillermo.
GUAYEDRA (Agaete, Gran Canaria)
Uno dei paradisi canari ancora poco visitati. Dalla GC200 Agaete-La Aldea, al km5, troveremo il bivio che scende attraverso la gola che porta al mare. Ci troviamo, infatti, al centro del Parco Naturale di Tamadaba. L’arenile alterna zone di sabbia vulcanica a ciottoli, ed il bagno può essere pericoloso, ma la visita vale la pena.
SIETE PLAYAS (Mutriku, Gipuzkoa)
Splendida la spiaggia di Saturrarán, ideale per una passeggiata fino a Atxeku, dove si può visitare il casificio del Conte Motrico. Dal caseificio si scende una scalinata che porta direttamente al mare. Al ritorno ci si può fermare ad Ondarroa, per provare le ottime tapas.
PONZOS (Ferrol)
Estese, splendide spiagge predominano il lungomare di Ferrol. Un paesaggio selvaggio e naturale, cui si accede da una rampa in pietra. Da non perdere l’alba, con la marea bassissima, momento in cui si raccolgono gli “ojos vidales”, conchiglie con cui si confezionano i famosi amuleti della regione. I resti dell’antica miniera d’oro (una torre cilindrica ed una serie di lavatoi) segnano l’inizio della zona naturista. Prestate molta attenzione se vi tuffate in mare, la corrente qui è particolarmente pericolosa.
Son Bou (Alaior, Menorca)
La più lunga spiaggia di Minorca (circa 2,5km), regala una sabbia fine ed un paesaggio unico. La zona centrale della spiaggia è occupata per lo più dagli ospiti degli alberghi, quindi è meglio spostarsi su uno dei due estremi della spiaggia. Il sistema dunare (protetto) crea un lieve declivio verso il mare, confondendosi poi con il verde circostante, creando un paesaggio davvero speciale. Son Bou rappresenta la seconda zona umida più grande dell’isola e, durante l’inverno, è meta di numerose specie di uccelli, che vi trovano riparo. Son Bou è raggiungibile anche a piedi da Santo Tomas (Es Migjorn).
LAS GAVIOTAS (Santa Cruz de Tenerife)
La sorella naturista di Las Teresitas, a soli 3km da San Andrés. Chiusa per diverso tempo, per permettere di riparare e riasfaltare la strada per raggiungerla, Las Gaviotas è spiaggia aperta a naturisti e non. Attenzione con le correnti in acqua.
BASCUAS (Sanxenxo, Pontevedra)
Spettacolare mezzaluna di sabbia, circondata da un paesaggio rustico e selvaggio, dedicata al 100% al turismo naturista. Amatissima, e per questo sempre molto frequentata,è da vedere al di fuori del canonico periodo estivo, presa di mira dalle famiglie locali. Tutta la spiaggia è ben riparata sia dai venti del nord che, anche in estate, possono dar fastidio, che dai temporali estivi, grazie alla presenza delle isole Ons. L’ingresso in mare è degradante e progressivo, e la spiaggia è splendida durante la bassa marea, quando si passeggia tra le rocce che affiorano dal mare. Accanto alla spiaggia, con ben 40 anni si storia alle spalle, il ristorante Cany Playa, specializzato in sandwich di calamari e di pesce.
FARO DE ROCHE (Conil de la Frontera, Cádiz)
Ben nove sono le cale che si dividono il litorale di Roche e le diverse sfumature dell’Atlantico, con alle spalle, scogliere di oltre 30 metri, su cui si rompono fragorose e potenti onde. Splendidi i tramonti, che infiammano gli arenili di sabbia rossa ed argillosa. A 150 metri dalla torre di guardia convertita oggi in faro, si trova il belvedere.
PLAYA DE LAS ESCALERAS (La Oliva, Fuerteventura)
Sulla costa orientale dell’isola, un gioiello nascosto. Si trova a circa 4km da El Cotillo, e la si raggiunge dopo aver percorso un sentiero in terra battuta, passato una piccola montagna ed aver sceso 132 scalini. Ma è un gioiello. Playa de las Escaleras , garantisce libertà allo stato puro: aperta all’Atlantico e amatissima dai surfisti.
LA VINYETA (Calella, Barcelona)
Proprio nel punto in cui il massiccio del Montnegre incontra il mare, si nasconde una delle piú belle spiagge della costa barcellonese. Si lascia l’auto accanto al faro, e si prosegue per il sottopassaggio. La Vinyeta è una spiaggia di sabbia grossa e dorata, con chiringuito per la paella del mezzogiorno ed una parete attrezzata per chi si vuole cimentare nelle scalate sul mare. A circa 100 metri, dopo un punto roccioso, inizia la parte naturista, più tranquilla e rilassata. Attenzione però: i passeggeri dei treni che passano vicini, hanno a disposizione un paio di secondi “indiscreti” per contemplare La Vinyeta.
ES CARAGOL (Santanyí, Maiorca)
Poche spiagge come la remota Es Caragol riescono a rapire i “robinson” maiorchini. Vi si accede dal faro di Ses Salines, circa 15 minuti di passeggiata: ad accogliere i visitanti uno splendido sistema dunare costellato di cardi mariani e lirium. Acque limpide e trasoparenti accompagnano un’arenile soffice ed accogliente, al cui estremo sorge la rocciosa Punta Negra.
ALMADRABA (Benidorm, Alicante)
Si dice che a Benidorm non esistono spiagge “ufficialmente” nudiste…però il nudismo si pratica senza problemi nel parco naturale di Sierra Helada, in piccole, deliziose calette. La Almadraba riprende il nome da quando qui si praticava questo tipo di pesca (La Almadraba è una tonnara, ndr), di cui gli abitanti di Benidorm erano veri maestri. Si tratta di una caletta di ciottoli, peró nascosta e molto tranquilla.
CALA DE SALVADOS (Alajeró, La Gomera)
Complicato l’accesso, motivo per cui la si chiama “la cala dell’avventura”, che prevede un salto finale (dove un tempo c’era una corda che collegava i due tratti di terra). Dalla spiaggia di Santiago si passa, a piedi, da quella di Chinguarime, le cui grotte sono oggi abitate. Ma pochi sanno, che poco oltre si trova uno degli angoli più belli dell’isola, scelti un tempo dai pescatori per ripararsi dalle mareggiate. La spiaggia può esserci o meno – dipende dai temporali.
BALLOTA (Llanes, Asturias)
Ballota ed Andrín, è una delle più famose e fotografate spiagge della costa asturiana, grazie al belvedere di La Boriza. La parte naturista éè anche la meno conosciuta, separata dal resto da El Cuchillón, una roccia che sembra essere un ciclopico paravento naturale.