Max, parrucchiere e chef a Tenerife
Parrucchiere di giorno e chef di sera. E’ questa la doppia vita di Max, che dopo una dolorosa separazione, alcuni anni fa ha deciso di trasferirsi a Tenerife.
“Pick Up” è il nome del suo locale, un Lounge Risto Bar, in cui Max propone i suoi piatti tipici. Fin qui nulla di strano se non fosse che il ristorante è per sole coppie. Una scelta insolita e innovativa, che sta ottenendo un ottimo riscontro.
“La mia nuova vita ha avuto inizio subito dopo la separazione coniugale. Per sopperire allo sconvolgimento subito, decisi di andare via da Torino e trasferirmi in Molise, precisamente a Termoli, dove ci rimasi per quasi 5 anni e precisamente fino a quando arrivai alla conclusione che non sarebbe stato il posto giusto per me. Un bel giorno un amico mi parlò di Tenerife, invitandomi a seguirlo sull’isola. Non ti nascondo che non conoscevo assolutamente il posto, né tantomeno sapevo dove si trovasse….però mi avventurai. Nel 2005 approdai a Tenerife, avevo pochissimi soldi in tasca e non conoscevo la lingua, cosa che mi penalizzò tantissimo nella ricerca di un lavoro. Per un anno mi arrangiai a lavorare come pizzaiolo”.
Quindi hai scelto Tenerife per puro caso…
A dir la verità è Tenerife che ha scelto me, io ho solo scelto la località. Ora vi racconto com’è andata. Dopo 4 giorni di viaggio sbarcai sull’isola con la mia auto, una Fiat 600, che ancora possiedo e che non cambierò mai, perché mia compagna d’avventura. All’uscita dal porto di Santa Cruz mi trovai dinanzi ad un bivio, avrei dovuto scegliere se andare a destra o a sinistra, così decisi di tirare una moneta e la scelta ricadde sulla sinistra e quindi su Los Cristianos, dove ci rimasi per 4 giorni, successivamente mi trasferii a Las Galletas, dove si trova attualmente il negozio di parrucchiere che ho aperto 5 anni fa.
Anche in Italia svolgevi l’attività di parrucchiere?
Sì, è il mio lavoro da 42 anni. Modestamente in Italia ero abbastanza conosciuto, avevo un salone in società e una Scuola dove venivano svolti numerosi stage rivolti a futuri parrucchieri. Sai, questo aspetto del mio lavoro un po’ mi manca, purtroppo qui nel sud dell’isola la gente è molto informale e non segue molto la moda.
Da poco hai realizzato un tuo sogno: aprire un Lounge Risto Bar. Ma la cosa curiosa è che il ristorante è per sole coppie. Come è nata quest’idea così insolita?
Beh, l’idea è nata dopo aver fatto un po’ di gavetta e dopo aver svolto una ricerca di mercato su quali fossero le novità in campo ristorativo. Qui ci sono tanti ristoranti, bar e pizzerie, così, dopo aver valutato attentamente la cosa, io e la mia compagna, di origine filippina, abbiamo scoperto che a Tenerife non esisteva un ristorante per sole due persone. Così è nato “Pick Up”.
Perché il nome Pick Up?
In primis perché mi ricordava molto un locale che frequentavo a Torino, che a me piaceva tantissimo, in secondo luogo perché la parola significa “raccogliere” ed è proprio quello che desideriamo fare: raccogliere tutti i clienti che passano da lì….
Avete riscontrato delle difficoltà nell’avviamento del locale?
Sì, abbiamo avuto dei contrattempi burocratici. Purtroppo anche qui ci sono i soliti problemi politici, oltre alle varie procedure da seguire:progetti dell’ingegnere, bollettini dell’elettricista, architetto, ecc… Il lato positivo è che, nel momento in cui presenti tutto, puoi tranquillamente aprire, anche se non hai ancora ottenuto la licenza.
Fino ad ora che riscontro ha ottenuto?
Adesso va bene, abbiamo diverse prenotazioni per i prossimi mese, ma i primi tempi sono stati molto duri, perché io e Stella, la mia compagna, abbiamo puntato su una cucina fusion. Mi spiego meglio, noi facciamo piatti poco conosciuti e mescoliamo diverse culture, chiaramente con un tocco di gusto italiano. Abbiamo abituato la clientela a provare i nostri piatti prima di preparare un menù, infatti ogni venerdì sera facciamo Finger Food, cioè proponiamo tutti i nostri piatti in versione mignon con Musica dj e facciamo pagare solo il drink. Quando poi il cliente prenota il ristorante, gli proponiamo un book dove ci sono i piatti da noi preparati, li valutiamo insieme, dopodiché è il cliente stesso a scegliere. La stessa cosa avviene anche per il vino e per il dolce.
Com’è strutturato il locale?
Il locale è molto colorato, in stile anni 60/70. Abbiamo anche una terrazza con quattro gazebo, due dei quali chiusi da tende. All’interno di queste tende c’è un sofà, un tavolino per l’aperitivo e un tavolo rigorosamente per due, chiaramente il tutto è migliorato dalla presenza di molte piante e allietato da una luce soffusa e da tanta bella musica. Il servizio e l’arredamento sono stati curati tutti da Stella.
Dal momento in cui tutto ciò era solo un’idea al momento in cui hai servito i tuoi primi clienti, quanto tempo è passato?
Sono passati quasi tre anni. Qui in Canaria purtroppo vige il detto: “Non fare oggi quello che puoi fare domani”, quindi tra la realizzazione del locale e tutte le altre peripezie, ne è passato di tempo!
Che emozione hai provato nel momento in cui hai realizzato che il tuo sogno si stava avverando?
Più che emozione, ho provato orgoglio per essere riuscito in pochi anni a realizzarmi professionalmente! Sono arrivato qui con solo 1.600 euro e tanta voglia di ricominciare ed ora quando mi capita di raccontarlo, nessuno mi crede.
Chi si occupa della gestione?
Io mi occupo dei rapporti con la clientela e di quel che riguarda la parte creativa della cucina, Stella invece cura l’immagine del locale, si occupa dei cocktail e dei piatti tipici del suo Paese.
Quindi, da quel che ho capito, oltre a dedicarti all’acconciatura femminile, ti occupi anche di cucina. Qual è il tuo piatto forte?
Beh, ce ne sono diversi: ravioli di carne o funghi in salsa di Papaya, tagliatelle con crema di gamberi e mascarpone, filetto di maiale in salsa di tamarindo o filetto di cernia ai pinoli, piatti filippini come eggplant, beef o pollo con curry filippino Style, pollo fritto all’Hawaiiana, ecc…
Come riesci a gestire i tuoi numerosi impegni tra il salone di parrucchiere e il ristorante?
Sinceramente se non ci fosse stata Stella, non so proprio come avrei fatto. Lei non è solo la mia compagna, è la mia musa ispiratrice, è il bastone a cui appoggiarmi. Molto spesso la paragono a Wonder Woman, non si riposa mai. Il lavoro è parecchio, ma la soddisfazione è tanta. Pensa che alle 10 apriamo il salone, per chiuderlo alle 13. Poi andiamo al PICK_UP, per mettere in ordine il locale. Alle 16 torniamo al salone e ci restiamo fino alle 19. Alle 20 apriamo il PICK_UP per poi chiuderlo all’1:30. E così via per tutta la settimana.
Se dovessi scegliere tra le due attività, quale delle due sceglieresti?
A questo punto della mia vita sceglierei lo chef, perchè mi permette di realizzare un altro dei miei sogni giovanili.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Il mio desiderio è quello di andare nella terra di mia moglie per aprire un’attività. Mi piacerebbe aprire un bel chiringuito in riva ad una delle 7.107 isole dell’Oceano Pacifico.
Rimetterti in gioco nelle Filippine, dopo aver avviato ben due attività a Tenerife, non è in un certo senso rischioso%3f Non ti spaventa neanche un po?
Un po’ sì. Sicuramente se non avessi la mia compagna filippina non ci avrei mai pensato, ma sai, io sono un po’ matto e quando mi si prospetta una cosa impossibile o quasi, mi ci butto come ho fatto venendo a Tenerife.
Se avessi la possibilità di cambiare qualcosa della tua vita, cosa cambieresti e perché?
La data di nascita!!
Un saluto Max E Stella
A cura di Nicole Cascione