Paradores spagnoli compiono 90 anni. Ecco i 10 più belli

by tierra.it

Soggiornare in sontuosi castelli, monasteri medievali, raffinati palazzi. In luoghi in cui l’immaginazione può volare fino ai tempi antichi, dove re, fanciulle e gentiluomini passeggiavano con i loro abiti eleganti o le scintillanti armature per la sala delle armi, le stanze da ballo, i lussuosi appartamenti.

Può riassumersi così la magia dei Paradores de Turismo, strutture alberghiere spagnole ricavate da antichi edifici. Dichiarati Patrimonio dell’Umanità, sono molto di più di semplici hotel. Sono parte della storia della Spagna. Non è un caso, infatti, che siano di proprietà dello Stato, che ha individuato nell’ospitalità il modo giusto per recuperare edifici che per il loro valore rappresentano un patrimonio di tutto il Paese, ma che rischiavano di finire nell’oblio a causa di collocazioni spesso lontane dalle rotte più frequentate.

L’intuizione arriva esattamente 90 anni fa, il 9 ottobre del 1928, quando viene inaugurato il primo Parador turistico Gredos. Fu re Alfonso XIII a scegliere il primo sito dove realizzarlo, in luogo dalla bellezza unica della Sierra de Gredos, tra Madrid e Avila.

Dopo la sua inaugurazione, fu istituita la “Junta de Paradores y Hosterías del Reino”, e furono aperti i Paradores di Oropesa (Toledo) e di Úbeda (Jaén) nel 1930, Ciudad Rodrigo (Salamanca) nel 1931 e di Mérida nel 1933.

La guerra civile rappresentò un duro colpo per tutta la penisola iberica ma, dopo la guerra, il progetto fu ripreso con forza per promuovere il turismo.

Il più grande processo espansivo dei Paradores si verifica negli anni ‘60, in coincidenza con lo sviluppo delle infrastrutture come strade, ferrovie, aeroporti e porti, nonché con il significativo aumento del turismo nel Paese.

In quegli anni, i Paradores passano da 40 a 83. Oggi se ne contano 94 e sono situati nelle più belle città della Spagna, dai Pirenei alle Isole Canarie. Si trovano in edifici di grande interesse storico e artistico, come castelli, monasteri o palazzi storici, classificati per la quasi totalità come alberghi 4 stelle.

Merito di una collezione artistica che vanta più di 9mila pezzi che vanno dai reperti archeologici a una vasta rappresentazione dell’arte spagnola del XX secolo con opere classiche, arazzi e mobili.

Anche se in alcune regioni spagnole non esistono i Paradores de Turismo, come ad esempio nelle Baleari, si sta cercando di completare l’offerta attraverso nuovi progetti. Prossimamente, infatti, ne aprirà uno a Ibiza.

Nelle Isole Canarie, al contrario, ce ne sono di tantissimi: il turista può scegliere uno dei Paradores nelle isole de La Gomera, El Hierro, Tenerife, La Palma e Gran Canaria. Inoltre due Paradores sono presenti anche a Ceuta e Melilla, le due enclave Spagnole nel territorio del Marocco.

Se dunque volete vivere la Spagna più autentica il modo migliore per farlo è soggiornare in uno di questi meravigliosi edifici. Ecco i dieci Paradores più belli.

1. Cangas de Onís (Asturie). Antico monastero fondato da Re Alfonso I nell’VIII secolo, è circondato dalla catena montuosa Picos de Europa.

2. Alcalá de Henares (Madrid). Collegio-convento e locanda di studenti del XVII secolo, è situato nell’ex Colegio Mayor de San Jerónimo.

3. Plasencia (Cáceres). Sulle rive del Jerte, l’hotel si trova in un ex convento risalente al XV secolo.

4.Santo Estevo (Orense). Nella Ribeira Sacra, il monastero ha tre chiostri: romanico, gotico e rinascimentale.

5. Hostal Reyes Católicos (Santiago de Compostela). Fondato nel 1499 da Ferdinando d’Aragona e Isabella di Castiglia per fungere da albergo e da ospedale per i pellegrini, oggi è un albergo lussuoso che unisce storia, arte e tradizione.

6. Nerja (Málaga). Posizionato in cima a una scogliera, è possibile godere di una splendida vista sulla Costa del Sol.

7. Lorca (Murcia). Situato in un castello, conserva i resti archeologici di una sinagoga, una cisterna islamica e un muro almohade.

8. La Granja (Segovia). Le camere di questo Parador sono ricavate nella Casa de los Infantes, fatta costruire da Re Carlo III nel XVIII secolo per ospitare degnamente i suoi figli nonché il quartier generale della sua Guardia del corpo.

9. Alcañiz (Teruel). Antico castello-convento del XII e XIII secolo, la struttura oggi vanta affreschi gotici e facciate barocche.

10. Oropesa (Toledo). Era la casa natia del Álvarez de Toledo e serviva come rifugio per soldati, religiosi e nobili.