Paola Lenzi e il suo progetto TOUR I AM
Paola Lenzi, viareggina, ci parla della sua esperienza a Madrid e del progetto TOUR I AM, messo in pista assieme alla sorella Sara Lenzi e a Matteo Ricci Ugatti. Un progetto italiano a 360 gradi che prevede “passeggiate a naso in su per le strade e i luoghi iconici della capitale spagnola” e la diffusione della cultura italiana all’estero.
Paola, parlaci di te.
Sono una viareggina di 38 anni suonati, non so mai cosa rispondere alla richiesta di parlare un po’ di me, domanda critica da quando frequentavo le elementari! Nella vita ho fatto un po’ di tutto, dalla cuoca alla venditrice di Folletto; dalla cameriera alla preparatrice di piadine; dalla commessa alla banconiera di gelateria; dalla postina alla guida turistica …
Di sicuro ho sempre scelto qualcosa che riguardasse il rapporto con le persone e prediletto il contatto con un qualsiasi tipo di pubblico. Il lato umano nella vita è ciò che assolutamente m’importa e mi attrae.
Come e quando è nata la tua voglia di cambiare vita e lasciare l’Italia?
Il viaggio ha rappresentato sempre una valvola di sfogo per me e, di certo, una forma avventurosa per colmare la mia instancabile curiosità verso il mondo. L’avventura e le scoperte mi hanno sempre fatto sentire viva così, dopo aver gironzolato un po’ per il mondo, la bussola si è fermata a Madrid.
Perché la Spagna? E perché Madrid?
In realtà, questa scelta è frutto di un amore più di mia sorella che mio, inizialmente, ma condiviso a pieno fin dai primi giorni in questa pazza città.Mia sorella, anni or sono, visse proprio a Madrid la sua esperienza Erasmus e da allora niente poteva più saziarla come le strade e la vita madrilene. Decise a dare una svolta alla nostra origine “provincialotta”, siamo dunque partite insieme in macchina, cariche dei nostri oggetti più cari e … via verso nuovi sogni!
Descrivi Madrid in breve
Madrid è come una vecchietta burbera di poche parole ma dal cuore grand se hai la pazienza di adattarti ai suoi ritmi. Ci avvolse da subito il senso di libertà che le enormi Avenidas e la Gran Via ti regalano senza colpo ferire. Per immergerci a pieno nel vivo di questa città, forse succede un po’ ovunque, è stato utile imparare la lingua e fare amicizie locali per capire più a fondo la società che ci avrebbe accolto.
Com’è la relazione con i madrileni?
Mi è sempre piaciuto avere sia amici italiani che spagnoli e di ogni altra parte del globo e devo dire che Madrid si presta a questo tipo di gioco eterogeneo e al multiculturalismo da ogni punto di vista.
Frequenti la numerosa comunità italiana?
Gli italiani sono sempre più numerosi a Madrid e molto dinamici. Noi tutti ci sentiamo accolti e benvoluti e credo che abbiamo offerto il meglio di noi qua, in terra iberica. Ovviamente, mi riferisco alla mia esperienza personale e non parlo in senso assoluto, va da sé.
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Di che cosa ti occupi a Madrid?
Prima che la pandemia spazzasse via tutto con un soffio di vento, mi dedicavo esclusivamente a TOUR I AM (Tour Italiano a Madrid), ovvero visite guidate per Madrid in italiano.Il progetto, fondato da mia sorella Sara e da Matteo, nasce completamente da italiani residenti a Madrid: oltre ai Tour, comprende lezioni d’italiano e la promozione della cultura e dell’esperienza italiana all’estero.Devo dire che le visite guidate sono state inserite più per divertimento che altro ed ecco come sono subentrata anch’io. In seguito, l’idea della visita ha riscosso molto successo – sempre in epoca pre-pandemia – e Sara e Matteo non riuscivano a occuparsi di tutto da soli. È così che è iniziata la mia collaborazione con loro.
In che cosa si distinguono i vostri tour di Madrid da tutti gli altri presenti sul mercato?
Sono riuscita a dare a queste passeggiate proprio il senso informale che pretendevamo dare: camminare semplicemente a naso in su per le vie di Madrid dando, sì, un’infarinatura di storia ma cercando sempre il contatto con la città stessa.
Una metropoli a volte spaventa o può diventare dispersiva, essere presi per mano può risultare rassicurante.
Viene, quindi, meno il concetto di guida turistica, non credo sia la definizione per noi. Siamo semplicemente italiani che accolgono altri italiani e lo fanno al meglio delle proprie capacità. TOUR I AM è una delle esperienze più belle che abbia mai fatto, un’attività che spero di continuare a svolgere.Per più di un anno ci siamo fermati, inevitabilmente, dando continuità al lavoro agile, principalmente alle lezioni d’italiano.
Per questo siamo, al momento, un po’ sparpagliati: io ho passato un periodo in Italia, dopo 10 anni vissuti no stop a Madrid. Un bel colpo, direi, ma che aiuterà a crescere, come tutte le esperienze della vita!
L’idea è provare a riorganizzarci per settembre, in modo tale da poter rispondere alle nuove, eventuali richieste. Chi vivrà vedrà!
Per finire, che cosa ti ha apportato quest’esperienza di vita in Spagna e a Madrid?
Madrid (comunque vadano le cose nella mia vita) mi ha insegnato tanto: il rispetto per la condivisione e il senso civico; a non piangersi addosso; a trovare scappatoie usando anche solo un po’ di ingegno; mi ha insegnato una notte diversa e un’ anima profonda; la voglia di reinventarsi e il sentire che tutto è possibile; mi ha insegnato a schiacciare l’occhiolino alla vita, a non stancarmi di camminare; mi ha regalato il cielo più blu che si possa sperare e il sole più caldo di tutti i soli! Madrid regala opportunità, e questo non vale solo per me; non giudica mai e ti stringe forte nelle difficoltà tanto da non farti mai sentire sola.Madrid, come dice lo slogan della città, es la suma de todo!
I contatti di Paola, Sara e Matteo a Madrid (TOUR I AM):
https://www.italianoamadrid.it/
https://www.facebook.com/touritalianoamadrid
e-mail: tour@italianoamadrid.it
Whatsapp: +34 603 132026 / +39 333 4001039
Ka Minante/Redazione