Site icon Tierra.it

800 mila nuovi posti di lavoro per 72mila milioni di sovvenzioni EU: le promesse di Sànchez

le promesse di Sànchez

Le promesse di Sànchez

Annunciate dal Presidente del Governo le misure per la ripresa economica della Spagna grazie ai fondi europei Covid-19

Tra le misure importanti annunciate nella recente conferenza stampa presieduta dal presidente del Governo spagnolo, Pedro Sánchez, in presenza di ambasciatori, impresari e sindacalisti, distacca quella dedicata al lavoro.

Pedro Sánchez assicura d’investire un’ingente parte dei fondi europei Covid-19(circa 72 mila milioni di euro) per la creazione di 800 mila nuovi posti di lavoro, da qui al 2023.

Il Piano per il recupero dell’economica spagnola

Con l’obiettivo di frenare la caduta vertiginosa dell’economica spagnola (causa pandemia), Sánchez ha presentato il suo piano ai vertici europei, il cosiddetto “Plan de Recuperación, Transformación y Resiliencia de la economia española” (in italiano, Piano per il Recupero, la Trasformazione e la Resilienza dell’economica spagnola)

Come riferisce il quotidiano El Pais, lo scopo del Presidente è modernizzare l’economia spagnola, grazie agli aiuti europei. L’impresa titanica, inoltre, consiste nel tentare di bloccare la caduta libera dell’economia iberica, cercando di riportare il PIL ai livelli di pre pandemia.

La sfida di Sànchez: nuove opportunità di lavoro per tutti

La disoccupazione e la precarietà estrema di molte occupazioni, ancora in piedi oggi, sono proprio il tallone di Achille di un’economica già resa molto fragile con la crisi del 2008.

Per questo motivo, probabilmente, il governo Sánchez punta in primis sulla creazione di nuovi posti di lavoro.

Non si può dire che la presentazione sia scesa molto in dettagli concreti ma se le promesse verranno mantenute, la Spagna potrà forse tirare un sospiro di sollievo e tornare a essere una terra d’opportunità anche per gli espatriati italiani.

Le Quattro assi trasversali

Il piano integrale si basa su quattro assi trasversali: transizione ecologica, coesione sociale, digitalizzazione e parità di genere. Questo passa: dall’incremento del parco macchine elettriche; alla ristrutturazione delle case, per renderle più efficienti energeticamente; allo sviluppo del 5G, per arrivare a una copertura del 75% della popolazione. Grande protagonismo hanno, infine, l’agenda verde e quella digitale.

Ka Minante/Redazione

 

Exit mobile version