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Ricetta di Buñuelos de viento

Ricetta di Buñuelos de viento

Ricetta di Buñuelos de viento

Prima di passare all’azione, vi spieghiamo perché il nome spagnolo di questi bomboloni contiene la parola “vento”: la traduzione alla lettera di buñuelos de viento è, infatti, bomboloni di vento. Ciò è dovuto al fatto che i bomboloncini duplicano di volume durante la frittura, come se al loro interno si riempissero di vento!

Ecco la ricetta semplificata di buñelos de viento da preparare in casa per il giorno dei morti.

Ingredienti per 4 persone:

Preparazione:

  1. Iniziate a mettere in una casseruola il burro e la scorza di limone. Aggiungete l’acqua e lasciate cuocere. Quando l’acqua inizia a bollire, ritirate la scorza di limone, incorporate la farina, il lievito in polvere e il pizzico di sale. Con l’aiuto di un mestolo, mescolate bene il tutto fino a ottenere un impasto denso che si stacca dalle pareti della pentola.Ritirate dal fuoco e lasciate riposare. Rompete le uova e amalgamatele uno alla volta al composto.
  2. È giunto il momento di friggere i bomboloni. In una padella, riscaldate una quantità abbondante d’olio di girasole. Prendete una cucchiaiata del composto e iniziate a friggere a fiamma media. I buñuelos devono friggere lentamente, quindi è meglio abbassare la fiamma se risulta troppo alta (ad esempio, se avete una cucina di vetroceramica con 10 livelli, il livello a cui dovete friggere i bomboloni è 4,5).
  3. Quando i bomboloncini iniziano a girare su se stessi, dopo circa 6/8 minuti di frittura, significa che sono pronti. Ritirateli dal fuoco, passateli in una mescola di zucchero e cannella e, in seguito, lasciate asciugare su di un foglio di carta forno.

Come servire i buñuelos de viento:

Il modo migliore per degustare i buñuelos è quando sono ancora caldi. Se amate i bomboloni farciti, però, potete sbizzarrirvi con un ripieno di crema pasticcera, panna montata o cioccolata!

E voi, come porterete in tavola i vostri “bomboloni di vento”? Vuoti, con panna montata, con crema pasticcera o cacao? Fatecelo sapere!

Ka. Minante/Redazione

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