San Sebastian: si inaugura l’università della gastronomia
Il BCC (Basque Culinary Centre, Centro Culinario Basco) ha inaugurato oggi a San Sebastiàn e alla presenza dei Principi delle Asturie, del lehendakari (Presidente della comunità autonoma dei Paesi Baschi, ndr) e della Presidentessa del Parlamento Basco.
Alla cerimonia di inaugurazione del Centro hanno partecipato anche numerosi tra i più quotati chef spagnoli e mondiali (tra cui Berasateguì, Arzak, Arguiñano).
Il progetto del BCC parte da lontano, dal 2007, quando l’Università di Mondragòn decise di appoggiarsi alla sapienza degli chef baschi, cultori di una tradizione gastronomica radicata al territorio e consapevoli del fatto che questa tradizione avesse bisogno di un punto di riferimento importante. La scelta di creare il centro a San Sebastiàn non è stata di certo casuale: è una città ricchissima dal punto di vista culinario, che vanta non solo un turismo gastronomico attivo durante tutto l’anno, ma è anche la città con il maggior numero di stelle Michelin.
Il Centro sorge nel Parco Tecnologico di Miramòn, su un terreno donato dal comune di San Sebastiàn. Per la realizzazione architettonica i progettisti si sono affidati ad uno studio di giovani architetti locali (il Vaumm), che hanno saputo valorizzare sia il territorio che il Centro.
Il BCC si innalza infatti su un leggero dislivello, sapientemente sfruttato dagli architetti per realizzare un edificio a cinque piani perfettamente inserito nel panorama del territorio. La realizzazione (durata 22 mesi) ha permesso di creare un edificio di 12.000mq a forma di “U”, i cui due blocchi saranno divisi internamente, dando così la possibilità ai docenti di dividere le sezioni di teoria da quelle di pratica.
Il BCC si presenta come un Centro “pioneristico”, all’avanguardia nella preparazione del personale che vive del mondo gastronomico: non solo chef, ma direttori di sala, imprenditori del settore, ricercatori.
Il direttore Joxe Maria Aizega spiega come “Lo scopo del centro sia quello di elevare il mondo della gastronomia, per farlo conoscere in ogni suo settore. Il nostro obiettivo – prosegue – è quello di far uscire dal centro tra quattro anni dei professionisti nell’arte culinaria e gastronomica”.
I primi studenti del BCC hanno dovuto superare tre mesi di selezione e prove, ma in 56 (23 Baschi e 27 di altre Comunità) inaugureranno il primo anno accademico di questa particolare Università: le selezioni sono state dure, e nelle prove si sono valutate le motivazioni personali, ma anche la conoscenza di lingue straniere e diversi test attitudinali.
“E’ chiara – continua Aizega – la responsabilità storica che i primi allievi portano con se: ci troviamo di fronte alla prima generazione di chef (e non), che esce da un livello educativo superiore.
Questa università – continua – sarà in grado di formare figure professionali di alto livello, e la preparazione culminerà con un “Master in Innovazione e Gestione dei Ristoranti”, che è già attivo dallo scorso anno (tenutosi in altro luogo, ndt) e che ha avuto un 50% di presenza di allievi stranieri”. Le domande per il prossimo anno sono già 400, nonostante il costo per la frequenza sia di 8.000 euro l’anno.Il BCC nasce e si radica – ed è sottolineato più volte dal direttore – con una vocazione internazionale, portata avanti anche al Consiglio dell’Università, presieduto da Ferràn Adrià e integrato da personaggi di rilievo nel mondo dell’arte culinaria, come Michel Bras (francese), Renè Redzepi (danese) Gastòn Acurio (peruviano), Heston Blumenthal (inglese), Massimo Bottura (italiano), Alex Atala (brasiliano) Dan Barber (staunitense) e Yukio Hattori (giapponese). Ognuno di loro è ambasciatore di una cultura e di un’arte unica che verrà proposta nel BCC.
Lo scorso anno i “magnifici nove” si sono incontrati a Lima per redarre la “Carta dello chef del futuro”.
La prossima riunione è prevista a Tokio.
Ecco il sito del BBC:
http://bculinary.com/public_home/ctrl_home.php
A cura di Diletta Fraizzoli