Tabernas, il deserto che ha visto nascere il Western all’Italiana
È l’unico deserto in Europa e si trova in Spagna, all’interno della provincia di Almeria: Il deserto di Tabernas. Ed è tra questi canyon che Sergio Leone ha ambientato molti dei suoi mitici “Spaghetti Western”.
Situato a 30 chilometri dalla città di Almeria, a 400 metri circa di altitudine, si estende a Tabernas un vasto territorio protetto (quasi 2.000 chilometri quadrati), denominato “Desierto de Tabernas”, unico in Europa. Circondata dalla Sierra de los Filabres e Alhamilla, per la sua estensione e particolarità orografica l’area è stata testimone di un buon numero di riprese cinematografiche e della realizzazione di film ambientati nel “Far West”.
L’aspetto lunare e desertico e il suo clima motivarono la realizzazione dei primi lungometraggi, nati da una collaborazione italo-spagnola negli anni ‘60, che divennero poi noti con il nome di Spaghetti-Western, il cui grande maestro fu Sergio Leone. Chi non ricorda i saloon delle scazzottate a effetto domino, la chiesa con il sermone domenicale, i villaggi indiani, la polvere sollevata al passaggio di cavalli lanciati al galoppo, quando i “buoni” vanno a caccia dei “cattivi”? Ebbene, molti di questi scenari sono tutt’oggi in piedi e si possono visitare (a pagamento). Mentre si affronta questo tipo d’escursione, nella memoria si ricompongono le scene memorabili di film che hanno forgiato l’infanzia di molti e nelle orecchie risuonano le straordinarie colonne sonore di Ennio Morricone.
L’indimenticabile sigaro di Clint Eastwood ne “Il Buono, il Brutto, il Cattivo”, spande le sue nuvole di fumo pestilenziale tra le vallate di questo paesaggio brullo, arido e tanto simile a Monument Valley (il vero “lontano ovest” americano); tutto lo charme della bellissima Claudia Cardinale e il fare tra il burbero e l’angelico di Henry Fonda si esprimono al meglio tra i canyon di Tabernas nel mitico “C’era una volta il West”; la “trilogia del dollaro” che si completa con “Per un Pugno di dollari” e “Per qualche dollaro in più” – oltre al buono, al brutto … – replica in questa terra rossastra e battuta dal vento una plausibilissima San Miguel (che nella realtà si trova tra gli Stati Uniti e il Messico) e lo squallido paesino di Agua Caliente (la cui vera ubicazione è in Messico).
Mini Hollywood, Texas Hollywood, Western Leone, questi sono i nomi che ricorrono oggi lungo gli scenari rimasti intatti dell’epoca, in cui i grandi artigiani della celluloide facevano rivivere lo sconfinato e desolato territorio a cavallo tra Messico e Stati Uniti. Il Saloon, il villaggio messicano, i ranch, le prigioni sono perfettamente conservati ed è qui che oggi vi si replicano le scene più famose dei film, anche se la grande avventura del mitico west resta ormai un ricordo del passato ed è molto improbabile che una troupe cinematografia calpesti di nuovo il terreno. Una grandissima (e caldissima) riserva zoologica raccoglie molte delle specie animali che popolano queste latitudini: il cane del deserto, suricati, linci, caimani, la tigre rossa, cicogne, marabù, pitoni, tartarughe … una cascata voluminosa e rinfrescante si trova, inoltre, nel mezzo della riserva.
L’ufficio dello sceriffo, la banca (svaligiata mille volte), le pompe funebri (dove finiscono le vittime dei duelli), il telegrafo, il barbiere (scenario d’innumerevoli pistolettate), il museo del cinema con i diversi tipi di diligenza sono diventati oggi le principali attrazioni turistiche della zona. Qui, con un po’ d’amore per il kitsch e la drammatizzazione un po’ troppo eccessiva, si assiste a scene tipiche di condanne alla forca, zuffe in piena regola, gringos trascinati nella polvere…
Sito dell’ufficio del turismo di Tabernas:
Di Paola Grieco