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Tutto su Rafa Nadal, dominatore della terra rossa

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Rafa Nadal, tutto sul tennista spagnolo

Rafa Nadal – uno dei più importanti e prolifici sportivi spagnoli – nasce a Manacor (Maiorca, Baleari) nel 1986 e si dedica allo sport sin da piccolo.

Accompagnato infatti dell’esperienza dello zio (il giocatore del Barcellona Miguel Angel Nadal – che gli farà da allenatore ed agente), il giovane Rafael si dedica ad ogni tipo di sport, dal calcio alla pallacanestro, ma è con il tennis che lo zio si accorge delle potenzialità del giovane nipote.

A soli nove anni lo fa partecipare alla sua prima competizione ufficiale il “Torneo delle Baleari” che Rafael vince, iniziando una carriera che nei suoi primi passi lo porta a vincere i campionati nazionali a 11 e 12 anni e il torneo di Wimbledon Juniores nel 2002 a soli 16 anni.

L’anno successivo diventa il secondo giocatore della storia dopo Michael Chang a disputare il torneo di Wimbledon con i “grandi” e prepara Rafael alla splendida carriera come professionista che lo attende.

È infatti il 2004 l’anno dell’esplosione del fenomeno “Nadal”: a partire dalla Coppa Davis.

La nazionale deve fare a meno dei prestigiosi e più noti Juan Carlos Ferrero e Carlos Moya, puntando sul giovane talento Nadal, che non fece pentire nessuno della scelta, vincendo il quinto, decisivo match contro Andy Roddick, che consegnò la Coppa alla squadra nazionale Spagnola.

Con queste sorprendenti iniziali vittorie il giovane campione entra di diritto nell’ élite del tennis mondiale, e ne da prova nel 2005 partecipando ai maggiori tornei – dall ‘Open d’Australia a Montecarlo, a Wimbledon ed Indian Wells – e vincendo il suo primo Roland Garros a soli 19 anni, dopo aver sconfitto in semifinale Roger Federer – già allora saldo al numero 1 del ranking mondiale – eguagliando il primato di Mats Wilander che, come lui aveva vinto il torneo parigino alla sua prima partecipazione.

La stella del giovane Nadal da ulteriore conferma di se nel torneo di Montreal, dove vince in finale uno dei suoi idoli: Andre Agassi – che proprio con questo torneo da l’addio alla carriera.

Alla fine del 2005 Nadal divenne, con Roger Federer, il tennista ATP con il maggior numero di titoli vinti: ben 11.

La pressione costante del 2005 si fa sentire all’inizio dell’anno successivo, quando a causa di una lesione muscolare deve sospendere le gare per più di quattro mesi, facendo anche temere che la sua si trattasse di una carriera – lampo. Si rifà invece già nel torneo di Dubai, dove vince su Federer senza troppi indugi, allontanando i dubbi sul suo futuro rendimento.  Ma è con l’avvicinarsi dei tornei in terra battuta che Rafael Nadal ritrova sicurezza e forza, vincendo a Barcellona, Montecarlo, Roma e per la seconda volta Roland Garros, superando il record di 53 vittorie consecutive sulla terra rossa appartenuto sino ad allora a Guillermo Vilas, che gli rende un sentito omaggio.

Partecipa a Wimbledon, ma si deve arrendere a Federer (che vincerà il suo quarto titolo consecutivo sull’erba) in semifinale.

Il 2007 lo vede di nuovo alle prese con lesioni muscolari e problemi fisici e, per la prima parte dell’anno non disputa alcun torneo, ma si impone nuovamente al Roland Garros, avvicinandosi al primato di Bjorn Borg di quattro vittorie consecutive – primato che eguaglierà l’anno successivo.

La consacrazione definitiva di Nadal avviene nel 2008, dopo le vittorie sulla terra rossa lo spagnolo affronta di nuovo Wimbmledon, arrivando in finale e disputando uno spettacolare matcj contro il campione uscente Federer: la finale più lunga della storia del torneo (4 ore e 48 minuti) è stata designata da Sports Illustrated come la migliore partita nella storia del tennis. È la prima volta che uno spagnolo si impone sull’erba – dopo Santana nel 1966 – e la seconda (dopo Borg) che un tennista vince Roland Garros e Wimbledon lo stesso anno.

Il 2008 è anche l’anno delle Olimpiadi e il giovane campione non si fa mancare l’Oro olimpico, diventando così il numero 1 del ranking mondiale.

L’anno successivo il nuovo Nadal abbandona il look ribelle, optando per divise più consone al suo titolo, e dopo uno sfolgorante inizio in cui si impone come quarto giocatore nella storia (dopo Agassi, Connors e Wilander) ad aver vinto tre tornei del Grande Slam su tre diverse superfici, deve nuovamente ritirarsi per diversi mesi, a causa di evidenti problemi fisici, abbandonando l’idea di superare il primato di Borg nelle vittorie al Roland Garros e non potendo difendere il titolo a Wimbledon. Non solo ha vinto poi entrambi i tornei, ma, nel 2010 dopo aver vinto lo US open, è diventato uno dei sette giocatori ad aver completato il “Career Grand Slam”, il più giovane a farlo nell’era open. Inoltre è stato il secondo giocatore maschile della storia (il terzo in assoluto) a raggiungere il “Career Golden Slam”.

Rafael Nadal è divenuto un’icona della Spagna sportiva: è l’unico tennista spagnolo ad aver vinto l’Open d’Australia e le Olimpiadi, quello che detiene il record di maggiori vittorie individuali (41), e il tennista con più titoli Master 1000 (18) – dopo aver superato leggende come Federer (16), Sampras (11) ed Agassi (16). Nel 2008 ha ricevuto il premio “Principe de Asturias” dello sport e nel 2009 il premio dell’Accademia dello sport francese.

L’11 luglio 2008 l’osservatorio astronomico di Mallorca ha battezzato Rafael Nadal un asteroide scoperto nel 2003.

L’ 11 giugno 2012, Rafael Nadal conquista il suo settimo titolo al Roland Garros, battendo il record di Bjorn Borg di sei vittorie consecutive.

A cura di Diletta Fraizzoli 

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