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Un itinerario nelle futuristiche bodegas della Rioja e dei Paesi Baschi

vigneti la rioja

Le cantine “futuristiche” della Rioja e dei Paesi Baschi

Cantine futuristiche forgiate da prestigiosi architetti internazionali sono proliferate in Spagna in questo ultimo decennio.

Trova una eco in Italia con i progetti di Fuksas e Renzo Piano, mentre ha scarsa corrispondenza in Francia, il fiorire delle cantine “degli architetti”: una nuova vetrina dell’architettura contemporanea calata in uno dei paesaggi rurali per eccellenza, la vigna.

Nel paese che conta con la maggior superficie vitata del mondo (1,16 milioni di ettari), Il primato dei progetti all’avanguardia, sia per l’applicazione di nuove tecnologie di produzione vinicola, che per la costruzione di futuristiche bodegas (cantine) va a due comunità confinanti: i Paesi Baschi e La Rioja.

L’iniziazione ai piaceri del gusto e della vista può cominciare con la stravagante Ciudad del Vino creata per Marqués de Riscal dal canadese *Frank O.Gehry a Elciego (Alava, a 1h30 di autostrada da Bilbao). Completato nel 2006, il complesso, in lamine di titanio colorate nelle sfumature della bottiglia di vino, utilizza i materiali e le forme del museo Guggenheim di Bilbao, l’opera più importante del canadese in Spagna.

Per l’aneddotica, è degustando un Riscal del 1929 – la data di nascita dell’architetto – che l’incarico fu accettato. La costruzione di 100.000 mq incorpora una nuova bodega sovrastante quella pre-esistente, un hotel gran lusso, un ristorante gastronomico, una spa, un centro congressi dove tutto ruota attorno al vino … un vero e proprio castillo spagnolo del XXI secolo.

Compie tre anni la ristrutturazione della bodega Protos plasmata dallo studio di Richard Rogers, l’architetto inglese nato a Firenze. Sorta ai piedi del castello medievale di Peñafiel (Valladolid), la nuova cantina, con capacità di processare 1 milione di chili d’uva, ha acquistato 20.000 mq supplementari (un investimento di 36milioni di euro), dotandosi dei migliori metodi di elaborazione per un vino di qualità.

L’edificio, su base triangolare, è sovrastato da cinque grandi archi a volta parabolica arricchiti da incastri di legno e terracotta; un referente per il turismo enogastronomico della Ribeira del Duero. Questa regione è spesso paragonata dagli esperti alla nostrana Toscana in quanto a notorietà internazionale.

Si deve ad un’antica famiglia di viticoltori dell’alta Rioja – il gruppo Faustino – l’edificazione di un’altra “cattedrale del vino” contemporanea, opera di Norman Foster, per l’etichetta della casa Portia 03. A forma di stella a tre punte, l’edificio si compone di tre piani e sfrutta materiali legati alle fasi produttive del vino: cemento, acciaio e cristallo.

Ben integrato nel vigneto, sfruttando la naturale topografica del luogo, il progetto che corona la strategia di innovazione del gruppo prevede un investimento di oltre 25milioni di euro e consta di 10.000 mq di superficie.

E’ di Bordeaux, e non poteva che legare la sua fama al servizio “dell’architettura delle vigne”, l’architetto francese Philippe Mazieres. E’ a lui che si deve la nuova cantina Viña Real a Laguardia (Alava) per la quale la proprietà – Compagnia Vinicola del Nord della Spagna – ha stanziato 40milioni di euro per 30.000 metri quadrati costruiti. L’edificio più singolare: un tino gigantesco di 15 metri d’altezza.

Anche Zaha Hadid, la nota architetta iraniana, ha dato il suo contributo allo svecchiamento del paesaggio agricolo, con l’ampliamento di una delle più antiche cantine di Haro (La Rioja), la cui etichetta più nota è Viña Tondonia.

Mentre lo spagnolo Santiago Calatrava è l’artefice della sorprendente siluette della bodega Ysios: un sinuoso susseguirsi di “onde” che emulano l’ondulazione del terreno ai piedi della Sierra Cantabrica.

La millenaria tradizione vinicola in Spagna si declina in vigneti presenti in tutte le regioni, con punte massime in: La Rioja, Castiglia La Mancha, Castiglia Leon, Estremadura, Valencia, Catalogna, Andalusia. Tra le D.O. piu’ note e di fama internazionale figura il rosso Rioja, che si fregia della massima certificazione di qualità spagnola D.O.CA e sfrutta il nobile vitigno autoctono: tempranillo. Seguono Jerez-Sherry, Ribera del Duero, Cava, Priorato, Penedés, Rías Baixas, Navarra, Málaga …

Le Cantine degli architetti:

www.marquesderiscal.com

www.bodegasprotos.com

www.bodegasportia.com

www.cvne.com

www.domecqbodegas.com

www.lopezdeheredia.com

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