Valeria: insegnare italiano all’estero
A cura di Enza Petruzziello
Insegnare italiano all’estero in maniera del tutto nuova e flessibile. È questo che ha spinto Valeria Biancalani, trentaseienne romana, ad aprire BlaBlaLang, portale in cui oltre alle lezioni di italiano, offre lezioni di spagnolo e inglese online. Un progetto nato inizialmente per necessità ma che diventa ben presto la strada per il suo successo.
Laureata in lingue e letteratura straniere, dopo aver lavorato in Italia, decide di fare un’esperienza di tipo diverso: insegnare l’italiano all’estero. La scelta ricade su Madrid, spinta dalla sua passione per la cultura spagnola. È il 2012 quando si trasferisce nella capitale iberica. Incomincia a lavorare come insegnante in alcune scuole spagnole e a domicilio.
Poi, la dura realtà: incarichi precari e voglia di stabilità. Così crea la sua prima pagina web in cui dà lezioni di italiano a domicilio e via Skype. Una scelta che le permette di lavorare in maniera autonoma.
Nonostante i dubbi e le paure iniziali Valeria ottiene, infatti, un riscontro molto positivo: il numero di studenti aumenta e presto si aggiungono altri insegnanti. La chiave del suo successo? Mettere a disposizione degli utenti lezioni flessibili ed economiche.
Dal 2014 si trasferisce in Inghilterra, per poi tornare in Spagna nel 2018.
Valeria, prima con il portale Parlando Italiano e adesso con BlaBlaLang, come è nata l’idea di aprire un sito per insegnare l’italiano agli stranieri?
«Mi ritengo una persona molto aperta e socievole. Ho sempre amato viaggiare e imparare dalle altre culture; per questo ho studiato Lingue e Letterature Straniere all’università, completando il mio corso di studi con un Erasmus in Spagna, che potrei dire ha rappresentato un punto di svolta nella mia vita. Ho capito che lo scambio interculturale è una ricchezza infinita, tanto che ho scelto come compagno di vita un partner non italiano! Mi affascina l’idea di poter trasmettere la mia lingua e la mia cultura a persone di tutto il mondo, e ricevere da queste altrettanto. Inoltre, anche se non vivo più in Italia, insegnare la lingua italiana mi fa sentire più vicina al mio Paese».
Il bello di gestire un portale e offrire lezioni via Skype è che ti permette di essere una “nomade digitale”. Nel 2014, infatti, ti trasferisci in Inghilterra. Come mai hai lasciato Madrid?
«Mi sono cucita addosso un lavoro che mi permettesse di fare quello che più mi piace: viaggiare, avere la possibilità di trasferirmi e vivere per vari periodi in posti diversi. Quindi, dopo essere stata per circa due anni a Madrid, ho deciso di aprirmi al mercato inglese e mi sono trasferita in Inghilterra. Da lì potevo comunque gestire l’attività avviata in Spagna (Parlando Italiano), strutturata su una rete solida di insegnanti che ho selezionato nel tempo e che ormai sono miei collaboratori da anni».
Che cosa facevi in UK e come è stato vivere qui? Penso alla qualità della vita, alle opportunità occupazionali, ai servizi, ai costi ecc
«Mi sono trasferita a Londra e da lì ho cominciato a gestire una nuova pagina web che offre lezioni di italiano tenute da insegnanti residenti in Inghilterra. Non avendo orari fissi da ufficio, gestivo il mio tempo riuscendo a vivermi a pieno la città per tutto ciò che poteva offrirmi: eventi, mostre, spettacoli. Il costo della vita è indubbiamente più alto rispetto a Madrid, tuttavia Londra è un crocevia di popoli e questa sua caratteristica la rende davvero unica».
Due anni fa la decisione di ritornare in Spagna. Che cosa ti ha spinto a tornare di nuovo a Madrid?
«Sentivo il richiamo del sole e del popolo di Madrid, con la loro accoglienza, positività e inclusività. In Spagna ormai mi sento a casa».
Parlaci di BlaBlaLang: come si struttura, chi ne fa parte e che servizi offre?
«BlaBlaLang offre lezioni di inglese, spagnolo e italiano via Skype. Gli studenti possono imparare le lingue senza muoversi da casa, strutturando il corso su misura ed adattandolo ai loro orari e alle loro esigenze. Tutti gli insegnanti che collaborano con BlaBlaLang sono madrelingua e hanno esperienza nell’insegnamento delle lingue online».
BlaBlaLang offre lezioni di inglese, spagnolo e italiano via Skype ad alunni di tutto il mondo. Chi sono e da dove vengono i principali fruitori del portale?
«Il target è rappresentato principalmente da studenti europei adulti. In minoranza da bambini, soprattutto per quanto riguarda la lingua inglese».
Di solito è l’inglese a fare la parte del leone, eppure c’è una larga fetta di persone che desidera imparare l’italiano. Quali sono le principali ragioni di questo interesse per la nostra lingua?
«L’italiano è la quarta lingua più studiata al mondo. Alcune persone lo studiano per motivi di lavoro, ma ci sono tante altre possibili motivazioni: chi ha un partner italiano, chi si prepara per un Erasmus in Italia, chi è semplicemente amante della cultura e della cucina italiana. Per alcuni, credo che imparare l’italiano rappresenti un modo per avvicinarsi al nostro patrimonio culturale, storico e letterario e sentirsi parte di esso».
Come funzionano le lezioni e cosa occorre per iscriversi?
«Per iscriversi basta avere un PC, una connessione internet e una webcam. Lo studente può cominciare con una prima lezione gratuita, per conoscere l’insegnante e il nostro metodo di insegnamento. Le lezioni si svolgono via Skype; la chat viene usata come se fosse una lavagna e il materiale didattico viene scambiato via mail. Dopo la lezione di prova, lo studente può acquistare un pacchetto di 5,10 o 20 lezioni tramite la nostra pagina web».
Aprire un sito richiede i suoi adempimenti burocratici e i suoi costi, immagino. A te come è andata da questo punto di vista?
«Aprire un’attività online non è stata una questione semplice. Io fortunatamente mi sono avvalsa di un esperto consulente, che ancora oggi mi assiste quando ne ho bisogno. Purtroppo in Spagna non ci sono molte agevolazioni per i piccoli imprenditori. D’altra parte, le spese di gestione sono ammortizzate: non ho affitti da pagare, né spese relative ai consumi (acqua, luce, gas), o ai mezzi di trasporto».
Avresti mai pensato che un semplice sito, in 8 anni si sarebbe trasformato in un lavoro a tempo pieno?
«Devo ammettere che sono rimasta basita: superate le difficoltà iniziali, soprattutto a causa della forte concorrenza del settore, il numero di studenti è aumentato in modo esponenziale anno dopo anno e questo lavoro, che ormai mi impegna a tempo pieno, mi dà grandissime soddisfazioni. È stata dura, ma ne è valsa decisamente la pena».
Progetti per il futuro?
«Continuare a viaggiare, conoscere altre culture e ovviamente creare sempre più offerta di corsi di lingue da aggiungere alla gamma esistente».
Per maggiori informazioni sui corsi tenuti e mettersi contatto con lo staff questo è il sito di BlaBlaLang: blablalang.it.