Visita al Parc Güell di Barcellona
Parco Güell a Barcellona: se vuoi saperne di più su uno dei luoghi più visitati della città e comprendere le ragioni che ispirarono il suo creatore, l’architetto catalano Antoni Gaudí su commissione dell’imprenditore Eusebi Güell, sei nel posto giusto.
Iniziato con l’intento di realizzare un complesso urbanistico, il parco assunse la sua attuale destinazione in seguito a un cambiamento di programma che, a conti fatti, si rivelò provvidenziale.
Storia e origini di un parco cittadino molto speciale
Parc Güell è conosciuto come il giardino di Gaudí, il famoso architetto catalano che ne ideò la struttura composta da elementi architettonici da accostare ad aree verdi.
Situato nel quartiere Gràcia a Barcellona, ha una superficie complessiva di quasi 18 ettari.
Il suo nome deriva da quello del suo mecenate, il ricco impresario Eusebi Güell, grande estimatore delle opere di Gaudí; il progetto nasce nel 1900 con l’idea di realizzare un lussuoso complesso residenziale circondato da giardini, composto da 60 case dotate di tutti i comfort tecnologici.
Nelle intenzioni, la nuova struttura del parco residenziale avrebbe dovuto arginare l’urbanizzazione della città e la conseguente penalizzazione delle aree verdi.
Successivamente, dato il poco interesse mostrato dai compratori di case verso l’offerta, l’idea iniziale venne abbandonata e modificata per avere, comunque, realizzazione: si pensò, quindi, di progettare un parco caratterizzato da scenari fiabeschi, in linea con lo stile surreale dell’architetto, primo esponente del modernismo spagnolo, la cui principale fonte di ispirazione era proprio la Natura in tutte le sue forme.
Questo spiega la presenza di pergolati sulla roccia, di sentieri destinati alle escursioni inseriti tra il verde, in armonia con il paesaggio e, soprattutto, dei celebri mosaici ondulati, ricchi di colori vivi e sgargianti, dallo stile unico e assolutamente riconoscibile.
Al tempo in cui progettò il parco, Gaudí aveva già elaborato la sua personale idea mistica della religione e nella sua opera volle fondere il tipico stile dei giardini britannici (per questo, nella denominazione originale, lo chiamò Park Güell con la ‘k’ anglofona), in simbiosi alla trascendenza e all’onnipresenza di Dio.
La realizzazione dell’opera impegnò un lasso di tempo abbastanza lungo e i lavori si conclusero nel 1914: venne edificata solo una casa dimostrativa che, rimasta invenduta, era stata rilevata da Gaudí nel 1906.
In seguito al cambio di programma, l’architetto aveva scelto di trasferirsi in quell’edificio con la famiglia, stabilendovi la residenza per il resto della sua vita, fino al 1926, anno in cui venne a mancare e il parco fu ufficialmente aperto al pubblico.
Trasformata in museo, nel 1969 la casa di Gaudí venne dichiarata “monumento storico di interesse nazionale”; nel 1984, per volontà dell’UNESCO, Parc Güell, è stato inserito, insieme alle opere realizzate da Gaudí a Barcellona, nella lista dei Patrimoni mondiali dell’umanità.
Le parti salienti del parco Güell a Barcellona sono l’ingresso con la ‘Casa del portiere’, il colonnato, la recinzione, la doppia scala con la famosa salamandra (nota anche come ‘Scalinata del Dragone’) e la lunga panchina ondulata.
In particolare, le ultime due opere sono caratterizzate da una struttura assolutamente insolita e irregolare, oltre che dalla presenza degli immancabili, coloratissimi mosaici che contraddistinguono le opere di Gaudí.
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Cosa vedere a Parc Güell
L’idea ispiratrice del parco si basa sul desiderio originario di creare una ‘Città giardino’, un’oasi di comfort, serenità e relax da destinare all’uso residenziale: anche le facciate variopinte degli edifici, i profili arditi delle costruzioni e i tetti appuntiti, tipici dell’inconfondibile stile Gaudí, sono in armonia con gli elementi naturali che circondano e avvolgono l’ambiente costruito.
L’entrata del parco, sul lato sud, comprende l’ingresso con il cancello di ferro, l’alloggio per i visitatori e la ‘Casa del portiere’, che oggi offre una piccola mostra tratta dal MUHBA, lo storico museo del Quartiere Gotico della città, dedicato al racconto della storia di Barcellona, a partire dall’epoca romana fino ai giorni nostri.
Già l’aspetto bizzarro dei due padiglioni d’ingresso, costruiti in pietra rustica, decorati con maioliche colorate e coperti con tetti di piastrelle arcuate in ceramica, ricorda le casette delle favole; immediatamente alle loro spalle si innalza una torre di 10 metri di altezza, rivestita con un motivo a scacchiera, che sembra accentuare l’atmosfera surreale, anche perché culmina con una grande croce in cima.
Subito dopo, si impone in assoluta evidenza la doppia scala con la ‘salamandra’, eletta immagine rappresentativa del parco, detta anche ‘Scalinata del Dragone’: interamente ricoperta da mosaici, al suo interno scorre l’acqua proveniente da una cisterna collocata all’interno dell’adiacente edificio dell’Ipostilo.
La suggestiva scalinata della salamandra è affiancata da due muri che formano una terrazza ed è, senza dubbio, la zona più fotografata di Parc Güell.
Sotto la terrazza, si aprono due grotte e immediatamente accanto si trova la ‘Sala Hipostila’, con il soffitto sorretto da 86 colonne ondulate ispirate allo stile dorico e il tetto composto da piccole cupole dorate, impreziosite da mosaici.
Ma l’attrazione più importante di Parc Güell è la Casa-Museo Gaudí, già residenza del famoso architetto, che non solo custodisce e offre un’interessante visione del suo metodo di lavoro, ma soprattutto permette di conoscere la sua vita privata, segnata da una profonda religiosità.
L’edificio è composto da quattro piani e, al suo interno, è possibile visionare una collezione di oggetti e mobili disegnati dall’architetto catalano e da alcuni suoi collaboratori.
Per visitare la casa di Gaudí occorre acquistare un biglietto speciale, separato da quello di ingresso al parco; inoltre, qualora si voglia approfondire la conoscenza delle opere di questo artista geniale e visionario, è disponibile anche una visita al museo interattivo ‘Gaudí Experiència’ che si svolge in cinema in 4D.
Proseguendo verso la parte superiore del parco si incontra la ‘Plaza de la Naturaleza’ con l’immensa panchina ondulata a forma di serpente marino.
Interamente decorata a mosaico, la lunghissima seduta in pietra circonda la piazza e forma una sorta di balaustra fruibile, affacciandosi dalla quale si può godere il magnifico panorama della città di Barcellona vista dall’alto.
Il lato est di Parc Güell è, invece, destinato alla sua parte libera, con le attrazioni da visitare gratuitamente: il Teatro greco, la ‘Casa Larrard’, abitata da Eusebi Güell con la famiglia e successivamente donata per essere trasformata in scuola.
Sempre nella stessa zona aperta al pubblico si può passeggiare tra i vialetti dei magnifici ‘Jardins d’Àustria’, donati da Güell al comune di Barcellona dopo aver abbandonato l’idea di edificare gli appezzamenti di terreno e averli tramutati in vivai.
Come entrare a Parc Güell
Il parco progettato da Gaudí è oggi uno dei giardini municipali di Barcellona e resta aperto tutti i giorni dell’anno, ma per accedere ad alcune zone si richiede l’acquisto di un biglietto d’ingresso: si può scegliere di entrare al parco, di visitare le attrazioni speciali o di approfittare della ‘Gaudí Experiència’ pagando l’importo corrispondente a ciascuna tipologia di biglietto.
Trattandosi di un parco cittadino, si può anche usufruire della zona libera senza dover acquistare alcun ticket.
Il momento migliore per godere della massima tranquillità senza essere circondati da una folla di turisti è il primo mattino o il tardo pomeriggio; se, però, si vuole aderire all’idea di socialità promossa da Gaudí con la realizzazione della sua enorme panchina, non si può rinunciare a condividere il parco con un’intera marea di visitatori.